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NBA, Michael Jordan, Bobby Knight e quella "bella bugia" sulla finale olimpica del 1984

NBA
©Getty

Rimbalza in reta un vecchio video dell'allenatore USA alle Olimpiadi di Los Angeles, intervistato da David Letterman: il racconto dell'intervallo della gara per l'oro tra Stati Uniti e Spagna che vede protagonista Michael Jordan  è esilarante. Ma non per forza vero...

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Si dice "meglio una brutta verità che una bella bugia"; ma si dice anche "mai rovinare una bella storia con la verità". Per il primo assunto, non si dovrebbe credere alle parole di Bobby Knight; per il secondo, piacerebbe tanto poterlo fare. L'occasione la dà un vecchio video dell'ex allenatore degli Indiana Hoosiers e della nazionale USA alle Olimpiadi del 1984 di Los Angeles ospite del famoso "Late Show con David Letterman". L'aneddoto che Knight racconta è davvero divertente, perché riguarda Michael Jordan, al tempo terza scelta assoluta al Draft per i Bulls e atteso da tutti al debutto NBA (sarebbe arrivato pochi mesi dopo). Nel lodare la "personalità" del futuro campione, Knight racconta che all'intervallo della finale per l'oro olimpico contro la Spagna - "in vantaggio di 28 punti" - Jordan aveva giocato "11 minuti e aveva già a referto 19 punti, 12 rimbalzi e 9 assist. In 11 minuti!", sottolinea Knight. Che poi aggiunge: "Ma io sono uno che diceva sempre alle proprie squadre di giocare meglio il secondo tempo del primo. Solo che quel giorno mi sono chiesto: come faccio?". 

Il racconto è esilerante: "Mi son detto: provo ad attaccare Jordan. Perché gli altri diranno: 'Se ha il coraggio di criticare Jordan, chissà cosa pensa di noi'. Per cui vado da MJ e gli dico: 'Mike, quando pensi di portare un blocco ai tuoi compagni? Non fai altro che prendere rimbalzi, passare il pallone e segnare: quando pensi di portare un blocco?'". A parte la risposta del giovane Jordan ("Coach, è lei che ha detto che sono il giocatore più rapido che abbia mai allenato? Ecco, sono così veloce che lei non si neppure accorto che io ho bloccato per i miei compagni..."), le dichiarazioni di Knight fanno sorridere dando un'occhiata al tabellino di quella finale olimpica. Che gli Stati Uniti hanno dominato fin dal primo tempo, chiuso a +23 sul 52-29 (e non a +28 come detto dal loro allenatore) ma che soprattutto ha visto Michael Jordan terminare l'intera gara con 20 punti, un solo rimbalzo (ne aveva 12 già all'intervallo...) e due assist (erano 9 per Knight). Scegliete voi: "meglio una brutta verità che una bella bugia" o "mai rovinare una bella storia con la verità". 

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