NBA, la lega ha un problema con l'All-Star Game: "Prodotto non all'altezza"

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L'ex campione NBA coi Detroit Pistons (a sua volta 6 volte All-Star in carriera) oggi è vice presidente NBA e capo delle cosiddette "basketball operations". Arriva da lui il grido di allarme per il consueto appuntamento di metà stagione, dopo che la partita delle stelle dello scorso febbraio a Salt Lake City è stata "la meno seguita degli ultimi 10 anni". E la NBA vuole correre ai ripari

Dopo essere stato MVP delle finali NBA e due volte campione con i suoi Pistons, in coppia con Isiah Thomas, Joe Dumars oggi è vice presidente NBA, a capo delle "basketball operations". Per questo le sue parole su uno dei momenti da sempre più iconici della stagione NBA - quello dell'All-Star Weekend - fanno rumore: "La gente si aspetta di vedere maggior competizione: c'è una via di mezzo tra una gara di playoff sentitissima e quello che abbiamo visto l'anno scorso", ha detto con riferimento all'ultimo All-Star Game disputato a Salt Lake City nel febbraio 2023, "il meno seguito in tv degli ultimi 10 anni". La critica di Dumars non si è fermata qui: "Quando succede una cosa del genere, e quando i tifosi reagiscono nel modo in cui hanno reagito, non possiamo non preoccuparci, perché il prodotto offerto non era all'altezza ed era sotto gli occhi di tutti. Non fa parte del nostro modo di operare creare un evento sapendo che non sarà un buon evento, accettandone rassegnati i risultati", ha detto Dumars, augurandosi un diverso approccio da parte dei giocatori, magari ricordandosi i tempi passati - lo stesso Dumars di All-Star Game ne ha disputati sei - in cui "gli atleti mettevano più sforzo e concentrazione almeno in alcuni momenti della sfida". Vedremo a Indianapolis il prossimo febbraio se qualcosa sarà cambiato dopo questa sfuriata da parte dei vertici della lega.