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NBA, Ayton è (tutto sommato) contento di essere finito a Portland: "Poteva andare peggio"

NBA

L'ex prima scelta al Draft 2018 è tornato per la prima volta a Phoenix dopo lo scambio che l'ha portato a Portland. E anche se non è sceso in campo, Ayton non ha perso l'occasione per dire la sua sulla nuova avventura in maglia Blazers, dimostrando un entusiasmo abbastanza contenuto

 

LO STRANO CASO DI DEANDRE AYTON: DA PRIMA SCELTA A INDESIDERATO | LEGGI L'ARTICOLO 

Dopo cinque stagioni vissute (non sempre felicemente) con la maglia dei Suns, Deandre Ayton è tornato per la prima volta a Phoenix da giocatore dei Portland Trail Blazers. L'occasione era l'amichevole tra le due squadre in preparazione alla regular season 2023-24 e, anche se all'ex prima scelta al Draft 2018 è stato concesso un turno di riposo, Ayton si è comunque reso disponibile ai media locali. "Non provo proprio niente" ha esordito il grande ex, specificando poi di non provare alcun sentimento, né negativo né tantomeno positivo, nei confronti di Phoenix. "Mi hanno mandato in una squadra dove posso essere valorizzato e apprezzato" ha quindi sottolineato il nativo delle Bahamas, "avevo l'impressione che sarei potuto finire ovunque, e mi poteva andare peggio". L'entusiasmo di Ayton per la nuova avventura in maglia Blazers, insomma, appare abbastanza contenuto, anche se l'atteggiamento è in realtà del tutto in linea con il personaggio. "Il mio obiettivo qui a Portland sarà zittire un po' di persone" ha successivamente dichiarato Ayton, salutato con una certa freddezza dal pubblico del Footprint Center dagli ex compagni di squadra. "Lo vedo molto motivato" ha invece ribadito il suo nuovo coach Chauncey Billups in conferenza stampa, "gli darò molte più responsabilità rispetto a quelle che ha avuto in passato, ma tutto dipenderà dal suo impegno e da ciò che avrà voglia di fare". I primi segnali relativi al rapporto tra il giocatore e la sua nuova squadra sembrano per ora contraddittori, anche se Ayton ha tenuto a sottolineare di sentirsi "Molto fortunato a essere parte di un'organizzazione che mi apprezza". Le risposte vere, però, più che dalle conferenze stampa e dalle interviste dovranno arrivare dalle prestazioni sul parquet.