Tornato dietro ai microfoni dopo la lunghissima carriera tra campo e panchina, l’ex coach di Celtics e Sixers ha iniziato a regalare aneddoti curiosi in telecronaca. Durante la sfida tra Kings e Lakers di mercoledì notte, Doc Rivers ha raccontato di quando, ai tempi della comune militanza nelle file dei San Antonio Spurs, aveva chiesto a Dennis Rodman di fare da babysitter ai suoi figli
Forse sarà stato l’andamento della partita, di fatto saldamente in mano agli ospiti fin dall’inizio, a spingere Doc Rivers a ricorrere al repertorio di storie personali. L’ex coach di Celtics e Sixers, tornato da qualche settimana dietro ai microfoni nella veste di commentatore, ha infatti arricchito il racconto della sfida tra Lakers e Kings andata in scena alla Crypto.com Arena con un aneddoto a dir poco clamoroso. Rivers è tornato ai tempi di San Antonio, sua ultima tappa da giocatore tra il 1994 e il 1996, e della comune militanza con Dennis Rodman. “È stato un episodio quasi casuale, ma quando giocavo a San Antionio, una sera volevo uscire con mia moglie e ho usato Dennis Rodman come babysitter dei miei figli”. Tra i figli di Rivers c’era anche Austin, futuro giocatore NBA come il padre ma all’epoca poco più che infante. Poco dopo Dave Pasch, partner di Rivers in telecronaca, ha formulato la domanda sorta a chiunque fosse all’ascolto: perché mai al mondo affidare i propri figli a Dennis Rodman? “Dennis si trovava a casa da noi e ha detto: lo posso fare io, amo fare il babysitter! E, a dire il vero, ha fatto un eccellente lavoro, visto che al nostro ritorno io e mia moglie abbiamo trovato la casa completamente sottosopra”. Rivers ha quindi concluso l’aneddoto ammettendo di “Non sapere se tutto questo mi abbia resto il genitore dell’anno oppure il peggior genitore possibile”.