NBA, risultati della notte: Phoenix sbanca il Garden senza Durant, Jokic batte Wembanyama
Devin Booker segna il canestro della vittoria a 1.7 secondi dalla fine al Madison Square Garden, trascinando Phoenix al settimo successo consecutivo. Jokic firma il suo massimo stagionale da 39 punti contro Victor Wembanyama (22 punti e 11 rimbalzi) per la 12^ sconfitta in fila degli Spurs. Vincono Boston e Minnesota in vetta alle due conference, settimo successo consecutivo per Orlando che supera Charlotte (infortunio alla caviglia per LaMelo Ball). Chicago crolla a Brooklyn, rimonta pazza di Milwaukee su Portland
- I Bucks fanno di tutto per rovinare la prima da ex di Lillard contro Portland, giocando due quarti e mezzo inguardabili prima di piazzare un 14-0 di parziale che li rimette in gara. E una volta iniziata la rimonta, Milwaukee trova fiducia mentre Portland non segna più (senza canestri per oltre 6 minuti nel quarto quarto). Si salvano i Bucks, alla settima vittoria nelle ultime otto gare disputate
- Il più continuo dal primo minuto all'ultimo è come spesso accade Giannis Antetokounmpo, che non permette ai suoi - anche in una serata storta - di rassegnarsi alla sconfitta. Alla sirena finale sono 33 i punti del greco, con anche 16 rimbalzi, 6 assist e 3 stoppate, con percentuali migliori (11/21) di quelle del suo compagno Lillard, anche lui sopra i 30 (31 per l'esattezza) ma con 7/21 al tiro
- Quella che solo pochi anni fa era una bella rivalità ora è diventata una sfida non competitiva: i T’Wolves infatti passeggiano su quello che rimane dei Grizzlies, all’ottava sconfitta su otto in casa per cominciare la stagione — tanto da meritarsi una strigliata da parte di Marcus Smart durante un timeout. Gli ospiti infatti toccano il +20 già nel primo tempo e amministrano il vantaggio fino alla fine grazie ai 24 punti di Anthony Edwards (in campo nonostante problemi alla schiena)
- Settima vittoria consecutiva per i Magic, ormai stabilmente seconda forza a Est insieme ai Bucks. Cole Anthony segna 17 dei suoi 30 punti nel quarto periodo e permette ai padroni di casa di scappare via nel finale di gara, trovando anche 30 punti da parte di Franz Wagner e 23 di Paolo Banchero. Charlotte ha 23 punti da Miles Bridges e ritrova un Terry Rozier da 22 con 9 assist, ma perde LaMelo Ball per un altro infortunio alla caviglia destra, uscendo portato a braccia dai compagni
- Di nuovo senza Kevin Durant oltre che Bradley Beal, i Suns si affidano all’unico All-Star rimasto, Devin Booker, che ancora una volta li trascina alla settima vittoria consecutiva. È suo il canestro da tre a 1.7 secondi dalla fine per spezzare la parità, zittendo il Madison Square Garden e suggellando così una prestazione da 28 punti e 11 assist, accompagnato dai 25 di Eric Gordon e i 14 di Jordan Goodwin per far fronte all’assenza anche di Grayson Allen
- Ai Knicks non riesce la solita rimonta furiosa nel secondo tempo, nonostante un parziale di 20-5 che li aveva visti rimettere la testa avanti dopo essere stati sotto per tutto il match. Jalen Brunson chiude con 35 punti, 6 rimbalzi e 8 assist ma la sua preghiera finale trova solamente il ferro, rendendo inutili anche i 28 di Julius Randle (17 nel solo terzo quarto) e i 18 dalla panchina di Immanuel Quickley, raccogliendo solo la terza sconfitta nelle ultime 10 partite giocate
- Niente Porzingis (polpaccio) e niente Holiday (caviglia) per i Celtics, che però non hanno problemi a superare Atlanta per rimanere in vetta alla Eastern Conference e imbattuti in casa (7-0, solo Denver meglio di loro con 8-0). I biancoverdi non vanno mai sotto nel punteggio per tutto il match, toccando anche il +20 a metà terzo quarto e gestendo il vantaggio nel quarto periodo, nonostante un parziale di 13-0 degli ospiti per provare a riaprire i conti
- Ormai una prestazione da 34 punti e 9 rimbalzi di Jayson Tatum non fa neanche più notizia, visto l’altissimo rendimento a cui ha abituato i suoi tifosi negli ultimi anni. È la sua prestazione insieme ai 21 di Jaylen Brown e la doppia doppia da 15 con 11 assist di Derrick White a guidare i Celtics al successo nonostante le due assenze pesanti in quintetto, pescando anche il jolly di Delano Banton in quintetto (8 punti e 5 rimbalzi) e di Neemias Queta dalla panchina (7 punti e 10 rimbalzi in 15 minuti)
- Trae Young continua il suo ottimo momento di forma (35.7 punti di media nelle tre partite precedenti a questa sempre con almeno 5 triple a segno) mettendone 33 con 6/16 da tre punti, accompagnato dai 24 di De’Andre Hunter e i 23 dalla panchina di Bogdan Bogdanovic (7/10 dall’arco). Serataccia invece per Dejounte Murray con 2/13 al tiro per 7 punti, alla prima partita senza Jalen Johnson che ne avrà per 4-6 settimane dopo la frattura al polso sinistro
- I Cavs riescono a issarsi sopra il 50% di vittorie ringraziando un quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 24 punti di Darius Garland e dai 20 di Max Strus tutti segnati nel solo 3° quarto, aggiungendo anche 11 rimbalzi e 5 assist per sopperire alla brutta serata di Donovan Mitchell (10 punti e 4/17 al tiro). Toronto manda invece sei giocatori sopra quota 10 guidati dai 18 di Jakob Poeltl (massimo stagionale) e Pascal Siakam, ma Gary Trent pesta la linea laterale prima di poter prendere il tiro della parità
- Chicago parte fortissimo toccando anche il +21 nel corso del primo quarto (30-9), ma da lì in poi viene subissata di triple da parte dei Nets: sono 25 alla fine le conclusioni dall’arco a segno per i padroni di casa, nuovo record per questa stagione NBA e solamente a due dal loro primato di franchigia, rimettendo in piedi il match con un 2° quarto da 44-19 e vincendo grazie ai 24 di Spencer Dinwiddie e i 20 di Royce O’Neal e Lonnie Walker IV. Quarto ko in fila per i Bulls a cui non bastano quattro giocatori tutti sopra quota 20
- I campioni in carica si confermano imbattuti davanti al proprio pubblico, provando a lasciarsi alle spalle le quattro sconfitte in cinque partite rimediate nell’ultima trasferta e l’eliminazione dall’In-Season Tournament. Sempre senza Jamal Murray e anche privi di Aaron Gordon, i Nuggets fanno comunque gara di testa dall’inizio alla fine, concedendo al massimo il rientro a -7 agli avversari a inizio ripresa prima di infliggere loro la dodicesima sconfitta consecutiva
- Ancora una volta Nikola Jokic è chiamato agli straordinari per far girare l’attacco di Denver, firmando il suo massimo stagionale da 39 punti a cui aggiunge 11 rimbalzi e 9 assist con 17/29 al tiro, tutti tentati dentro l’arco da tre punti nonostante la presenza di Victor Wembanyama dall’altra parte. Michael Porter Jr. ne mette 25, Reggie Jackson 20 e Kentavious Caldwell-Pope 16 per coach Malone, che reinserisce Deandre Jordan nella rotazione (6 punti e 6 rimbalzi)
- La prima sfida tra Wembanyama e Jokic vede comunque il rookie di San Antonio fare il suo: 22 punti (7/17 al tiro e 6/7 ai liberi), 11 rimbalzi (4 in attacco), 2 assist e soprattutto grande attività difensiva, chiudendo con 6 palle recuperare e 4 stoppate a fronte di 3 palle perse. Ciò non impedisce comunque agli Spurs di subire 132 punti in quella che è diventata la terza striscia di sconfitte più lunga della loro storia, provando a far partire Devin Vassell (19 punti) dalla panchina per mischiare le carte
- Questa la situazione in classifica a Ovest, dove Minnesota riprende la sua marcia e i Suns si issano fino al terzo posto in coabitazione con Denver grazie alla loro striscia di 7 successi in fila, la più lunga aperta in NBA insieme a quella di Orlando
- Sono secondi invece i Magic a Est seppur in coabitazione con Milwaukee alle spalle di Boston, con la possibilità che Philadelphia li raggiunga vincendo la prossima. I Nets risalgono in zona play-in dopo le due vittorie nelle ultime due gare, mentre Chicago sprofonda al 13° posto