NBA, Steve Kerr e la sua battaglia a colpi di ironia contro la musica suonata a Phoenix

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I suoi Warriors attraversano un periodo complicato, ma Steve Kerr non sembra aver smarrito la voglia di scherzare. Dopo le lamentele per la musica troppo alta suonata al Footprint Centere di Phoenix tre settimane fa, tornando a sfidare i Suns in casa loro l'allenatore di Golden State si è presentato in conferenza stampa con tanto di cuffie 

 

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La prima parte di stagione dei suoi Warriors non è affatto trascorsa in serenità, perché tra rendimento altalenante ed esuberanze di alcuni giocatori i campioni NBA 2022 hanno fin qui avuto molti alti e bassi, con recente forte prevalenza dei secondi. A coach Steve Kerr, però, l'avvio complicato non sembra aver tolto la voglia di scherzare. Dopo le polemiche da lui stesso scatenate lo scorso 22 novembre nella precedente trasferta a Phoenix, Kerr si è infatti presentato in conferenza stampa prima della partita poi persa sul campo dei Suns per 119-116 con un colpo di teatro affatto banale. La polemica originaria riguardava la musica suonata al Footprint Center durante le partite e che, a parere di Kerr, era troppo chiassosa ("Mi sembrava di essere in un club di South Beach" aveva dichiarato l'allenatore di Golden State dopo la partita del 22 novembre scorso, anche quella persa dai suoi). Così lo stesso Kerr, le cui dichiarazioni erano state nel frattempo utilizzate e remixate a suon di musica techno dal DJ del Footprint Center durante la gara interna con i Kings di venerdì scorso, è comparso di fronte ai cronisti indossando un paio di cuffie. Un gesto goliardico forse destinato a trasformarsi in un meme e che potrebbe anche avere un seguito. La battaglia (ironica) di coach Kerr contro la techno pare infatti destinata a proseguire.