Prova di maturità di Oklahoma City che batte Boston trascinata da un grande Shai Gilgeous-Alexander. Joel Embiid torna dall'infortunio e guida i Sixers alla vittoria sui Bulls, Steph Curry fa lo stesso portando Golden State al successo interno su Orlando. Vittorie casalinghe anche per Memphis e New Orleans, gli Hornets fanno il colpo in trasferta a Sacramento. Tutti i risultati e gli highlights della notte NBA
- I Sixers ritrovano Joel Embiid dopo quattro gare di stop, fanno la voce grossa già dal 1° quarto e portano a casa una netta vittoria sui Bulls. Philadelphia domina il contropiede (30-11 il conteggio dei punti complessivi), trova 21 punti da Tyrese Maxey e 20 da Tobias Harris, amministrando il vantaggio acquisito nella partenza lanciata senza mai lasciare rientrare gli ospiti. Chicago ha 11 punti e 17 rimbalzi da Andre Drummond
- Il problema alla caviglia destra che l’ha tenuto fuori a partire dall’appuntamento con il Christmas Day sembra superato e Joel Embiid riprende da dove aveva lasciato: domina e porta alla vittoria i Sixers. Per l’MVP in carica contro Chicago arriva la tripla doppia da 31 punti, 15 rimbalzi e 10 assist, a cui aggiunge 2 stoppate e una palla rubata
- Battaglia ai piani bassi della Western Conference, vinta da Memphis che dimostra di avere comunque più talento complessivo ed esperienza. Ja Morant (26 punti, 10 assist e 5 rimbalzi) guida i Grizzlies, facendo esaltare il pubblico di casa con una schiacciata in testa a Victor Wembanyama (20 punti, 7 rimbalzi e 4 stoppate). Importanti contributi da parte di Desmond Bane (24 punti con 11/17 dal campo) e Santi Aldama (13 punti uscendo dalla panchina)
- I Nets tirano con il 35.7% dal campo e i Pelicans ne approfittano per guidare la partita dall’inizio alla fine e concludere con una netta vittoria. Per Brooklyn, alla 4° sconfitta consecutiva, si salva solo Cam Johnson (17 punti e 4 rimbalzi), mentre New Orleans manda 7 giocatori in doppia cifra tra cui Jonas Valanciunas (11 punti e 12 rimbalzi) e il rookie Jordan Hawkins (11 punti in 26 minuti giocati)
- Altra prova di maturità offerta dai giovani Thunder, che scappano nel 3° quarto della sfida casalinga contro i Celtics e poi contengono i tentativi di rimonta biancoverde. Gli ospiti hanno un eccellente Kristaps Porzingis e la doppia doppia da 30 punti e 13 rimbalzi di Jayson Tatum, ma OKC risponde con i 23 di un ispiratissimo Josh Giddey, a cui aggiunge anche 8 rimbalzi e 6 assist, e 14 punti con 4 stoppate da Chet Holmgren
- I Thunder scappano nel 3° quarto, costruendosi il vantaggio che poi sapranno custodire fino alla vittoria finale, e in quel quarto Shai Gilgeous-Alexander segna 16 dei suoi 36 punti totali, culmine di una serata in cui tira 14/22 dal campo e manda a referto anche 6 rimbalzi e 7 assist
- Nella sfida con il rookie Chet Holmgren, il cui stile di gioco è per molti versi modellato sul suo, Kristaps Porzingis sfoggia una delle migliori prestazioni fin qui offerte in maglia Celtics: 34 punti, 10 rimbalzi e 2 stoppate con 12/18 dal campo. Non arriva la vittoria, ma il lettone conferma una prima parte di stagione giocata ad altissimi livelli su entrambi i lati del campo
- Charlotte gioca un 4° quarto di grande energia e ottiene a sorpresa la vittoria sul campo di Sacramento. I Kings hanno 30 punti da De’Aaron Fox e 23 con 19 rimbalzi da Domantas Sabonis, ma perdono 20 palloni e tirano con il 43.5% dal campo. Gli Hornets trovano invece la grande serata di Terry Rozier e hanno 27 punti da Miles Bridges e 17 da P.J. Washington in uscita dalla panchina
- Che gli Hornets si presentassero al Golden 1 Center in versione rimaneggiata per via degli infortuni si sapeva, ciò che non si sapeva era che Terry Rozier aveva in programma una di quelle serate in cui diventa un problema per qualsiasi difesa avversaria. I Kings non sanno davvero cosa fare con lui e “Scary Terry” ne mette 34 con 13/24 dal campo a cui aggiunge anche 6 assist
- Solida vittoria interna per Golden State, che ha la meglio di Orlando in una partita combattuta. I Magic hanno 25 punti da Franz Wagner e 27 con 12 rimbalzi di Paolo Banchero, ma faticano a trovare soluzioni in attacco che non coinvolgano direttamente le loro due stelle, finendo per risultare prevedibili (17 palle perse). Gli Warriors, guidati dal solito Steph Curry, hanno ottime prestazioni da parte di Jonathan Kuminga (19 punti e 6 rimbalzi) e Klay Thompson, che segna 15 punti tirando 6/11 dal campo
- Quella contro Orlando non è una partita facile sulla carta e si conferma tale anche sul parquet. Per vincerla a Golden State serve uno Steph Curry da 36 punti con 12/20 dal campo, 6 assist e 4 palle rubate