NBA, Lakers: Darvin Ham ha un alleato in casa gialloviola, ma non è LeBron James

NBA

Con la squadra in piena crisi di identità e di risultati dopo la vittoria della NBA Cup, le voci sul possibile esonero di Darvin Ham si sono rafforzate nell'ultima settimana. Secondo quanto riportato da Sam Amick di "The Athletic", però, il coach godrebbe della stima e dell'appoggio della figura più importante all'interno di casa Lakers. Una figura che per ruolo e responsabilità conta addirittura più di LeBron James...

GIOCA AL NUOVO NBA FANTASY DI SKY SPORT | CLICCA QUI

A dar retta alle voci di corridoio ed ai rumors fatti circolare dai ben informati, oggi come oggi Darvin Ham non avrebbe già più dovuto essere l'allenatore dei Los Angeles Lakers. A salvare la panchina di Ham, però, non sarebbe stata tanto la vittoria, per molti versi rocambolesca, nel derby con i Clippers di domenica, quanto il rapporto di fiducia con una figura chiave, anzi con la figura chiave della franchigia gialloviola. Stando a quanto riportato da Sam Amick di "The Athletic" infatti, il coach dei Lakers non avrebbe davvero rischiato il posto nemmeno in caso di sconfitta contro Kawhi Leonard e compagni. Di certo l'andamento della squadra dopo la vittoria della NBA Cup a metà dicembre (4-10) ha generato un malumore diffuso tra il front office e nello spogliatoio, ma la posizione di Ham non sarebbe mai stata messa realmente in discussione per un motivo molto semplice. Jeanie Buss, proprietaria della franchigia a cui spetterebbe l'ultima parola sull'eventuale licenziamento, sarebbe infatti l'alleata più fedele del coach, a cui avrebbe ribadito la fiducia subito dopo la sconfitta con Miami del 3 gennaio che aveva scatenato la bagarre mediatica attorno ad Ham

Una posizione solida e aperta al dialogo

Forte dell'appoggio totale da parte della proprietà, dopo la sconfitta patita per mano di Miami Ham ha deciso di aprire ulteriormente il dialogo con la squadra. Durante la consueta sessione video in cui staff tecnico e giocatori analizzano insieme le immagini della partita, il coach avrebbe chiesto di parlare apertamente, senza reticenze o condizionamenti esterni. "Un paio di ragazzi hanno preso la parola" ha raccontato Ham, "non intendo rivelare oltre, ho apprezzato le loro parole. Ero d'accordo su alcune osservazioni e non su altre, ma ho apprezzato". Non è dato sapere se tra i due giocatori a prendere parola nella sessione video ci fosse LeBron James, ovvero il convitato di pietra in ogni discussione che riguarda i Lakers, il loro presente e il loro futuro. "So cosa significa" ha specificato Ham al proposito, "da assistente so cosa significhi avere a che fare con i Kobe [Bryant] e i Giannis [Antetokounmpo] di turno". "Ora con LeBron è la stessa identica cosa" ha infine concluso il coach, "e io sono come loro: ho vinto un titolo da giocatore [con i Pistons N.d.R.] e uno da assistente [con i Bucks N.d.R], so cosa vuol dire ed è lì che voglio arrivare".

bronny_lebron_james

approfondimento

LeBron: "Facciamo schifo, giocherebbe mio figlio"