Danilo Gallinari lascia una delle squadre più perdenti della NBA (Washington) per approdare in quella con il peggior record in assoluto (Detroit): l'azzurro, insieme a Mike Muscala, è stato scambiato ai Pistons in cambio di Marvin Bagley, Isaiah Livers e due seconde scelte future. Per Gallinari possibile buyout in arrivo, per rendersi libero sul mercato da free agent
L'avventura di Danilo Gallinari agli Washington Wizards è durata meno di tre mesi e un totale di 26 partite (con 7 punti e 3 rimbalzi di media, e 15 minuti di media a partita in campo). Fuori dal 27 dicembre, per un problema alla schiena (che almeno inizialmente non sembrava così grave), il mancato ritorno in campo dell'azzurro aveva fatto pensare che Washington stesse ormai "parcheggiando" Gallinari in attesa di uno scambio, che si pensava potesse arrivare attorno alla trade deadline (il prossimo 8 febbraio). Invece Washington e Detroit si sono accordate prima per un'operazione di mercato che insieme a Gallinari porta nel Michigan anche Mike Muscala in cambio di Marvin Bagley III, Isaiah Livers e due seconde scelte future, che compongono la contropartita incassata nella capitale. Fermo da 9 gare, ora sarà da vedere se Gallinari rientrerà in campo con la maglia dei Pistons o se invece insieme al suo agente si cercherà un buyout per liberarsi dal contratto con Detroit e rendersi disponibile da free agent quando le squadre si muoveranno sul mercato per la trade deadline.
Dalla padella alla brace: Detroit l'unica squadra peggio di Washington
Dalla squadra (Washington) che al momento occupa il penultimo posto nella Eastern Conference (e in tutta la NBA, a pari merito con i San Antonio Spurs: 7 vinte, 31 perse) Danilo Gallinari si ritrova dirottato sull'unica squadra con un record ancora peggiore, i Detroit Pistons (3 vinte, 36 perse), che quest'anno hanno fatto parlare di sé solo per la striscia record di sconfitte consecutive. Unica nota se vogliamo positiva: all'interno della squadra di G League controllata dai Pistons, i Motor City Cruise, lavora come Player Development Coach (assistente destinato allo sviluppo dei giocatori) il fratello più giovane di Danilo, Federico Gallinari. Una "reunion" familiare che magari in parte smorza la delusione di essere finito nella peggior squadra NBA: anche se per quanto tempo, a dire il vero, non è dato sapere, perché un giocatore con il talento e l'esperienza del "Gallo" potrebbe tornar comodo a qualche squadra che punta al titolo. E che un pensierino all'azzurro potrebbe farlo...