La notizia dell'addio al basket giocato risale alla scorsa estate, ma solo nella notte, durante l'intervallo della gara interna contro gli Atlanta Hawks, i Miami Heat hanno ritirato ufficialmente la maglia numero 40 indossata per 20 stagioni da Udonis Haslem. Grandi emozioni al Kaseya Center, per una serata speciale rovinata solo in parte dal risultato della partita
Il momento era di quelli in cui è quasi impossibile nascondere le proprie emozioni, ma anche durante la cerimonia del ritiro della sua maglia Udonis Haslem è riuscito a rimanere fedele a se stesso. "Provo solo gratitudine in questo momento" ha dichiarato il veterano, 20 stagioni e 3 titoli NBA con gli Heat, affiancato sul palco dall'ex compagno e amico Dwyane Wade, per poi aggiungere però subito che "mi aspetto una vittoria in questa serata speciale". La cerimonia, infatti, è avvenuta durante l'intervallo lungo della sfida casalinga con gli Atlanta Hawks. Sfida poi vinta dagli ospiti con la tripla finale di Dejounte Murray, pezzo pregiato del mercato peraltro inseguito anche da Pat Riley e soci, che ha in parte rovinato la festa ad Haslem e agli Heat. A prescindere dal risultato della partita, però, ciò che conta è che ora il lungo arrivato a South Beach nell'estate del 2003 senza nemmeno essere stato scelto al Draft è entrato ufficialmente nella storia della franchigia.
Udonis nella storia degli Heat per sempre
Da questa notte in poi, infatti, la maglia numero 40 indossata da Haslem durante la sua lunga avventura a Miami farà bella mostra accanto a quelle di Wade, di Chris Bosh e Alonzo Mourning, compagni durante la vittoriose campagne che hanno portato ai titoli del 2006, del 2012 e del 2013, oltre a quelle di altre leggende di casa Heat come Shaquille O'Neal e Tim Hardaway. "So che avete scommesso tutti che mi metterò a piangere" ha detto il grande protagonista al pubblico sugli spalti, scherzando un po' con l'immagine da duro guadagnata sul campo e nello spogliatoio. Haslem, che attualmente ricopre il ruolo di vice presidente della sezione sviluppo giocatori di Miami, ha poi confermato di voler entrare a far parte anche della proprietà della franchigia con una quota di minoranza. "La sua eredità sta nell'esempio lasciato a chi verrà dopo di lui: Udonis è il simbolo di cosa significa essere un vincente" ha quindi concluso Erik Spoelstra, ieri come oggi al timone degli Heat.