Con una mossa a sorpresa i Milwaukee Bucks hanno deciso di licenziare coach Adrian Griffin con effetto immediato, come riportato da ESPN. L'allenatore conclude così dopo metà stagione la sua prima esperienza da capo-allenatore in panchina dopo anni da assistente in giro per la lega, pagando le scarse prestazioni più che i risultati. La panchina andrà temporaneamente al primo assistente Joe Prunty, ma si parla già di Doc Rivers
Che qualcosa non stesse funzionando per i Milwaukee Bucks era noto ormai da tempo, ma nessuno si sarebbe potuto aspettare che un cambiamento così importante come il licenziamento dell'allenatore potesse arrivare appena a metà stagione. La dirigenza dei Bucks però non ha voluto attendere oltre: come anticipato da ESPN, la franchigia del Wisconsin ha licenziato coach Adrian Griffin, mettendo così fine alla sua prima esperienza da capo-allenatore dopo anni da assistente in giro per la NBA. Più che i risultati (con 30 vittorie e 13 sconfitte i Bucks sono saldamente al secondo posto a Est), Griffin paga delle prestazioni troppo spesso sottotono specialmente nella metà campo difensiva, salvate solo dalla grandezza di Giannis Antetokounmpo e della qualità di un roster che non sta rendendo secondo le attese, specie dopo che l'arrivo di Damian Lillard ha aumentato esponenzialmente le aspettative attorno ai Bucks.
Panchina a Joe Prunty, ma il candidato forte è Doc Rivers
Secondo quanto riportato da diverse testate, la panchina andrà temporaneamente al primo assistente Joe Prunty (quello designato, Terry Stotts, aveva lasciato la squadra in maniera sorprendente prima dell'inizio della regular season, sintomo che qualcosa non funzionasse fin dall'inizio), ma il candidato forte per prendere il controllo della squadra è Doc Rivers, attualmente commentatore televisivo per ABC e ESPN dopo la fine della sua esperienza coi Philadelphia 76ers.
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Quel 5 mancato con Giannis e la scarsa chimica di squadra
L'esperienza di Griffin in panchina si conclude con un record ampiamente positivo, ma è chiaro che molte cose non abbiano funzionato ai Bucks. Le sue idee difensive portando molta più pressione sulla palla (sulla falsariga di quanto fatto nella sua squadra precedente, i Toronto Raptors come assistente di Nick Nurse) sono state rigettate quasi subito dallo spogliatoio, che attraverso i suoi membri più influenti hanno chiesto all'allenatore di tornare a uno schema più conservativo, specialmente dopo due pesanti sconfitte a inizio stagione. A questa mancanza di fiducia nelle sue idee si è aggiunta la clamorosa "insubordinazione" di Antetokounmpo, che nella prima sfida contro i Boston Celtics è uscito dal campo senza dare il 5 al suo allenatore chiedendo platealmente di essere rimesso in campo nonostante la rotazione prevedesse il suo riposo a metà terzo quarto, rientrando dopo meno di un minuto dalla sua uscita e "scavalcando" così l'allenatore. In generale dopo ogni sconfitta le voci e le lamentele arrivavano puntualmente, con alcuni giocatori influenti come Bobby Portis che parlavano di chimica di squadra "inesistente". I problemi dei Bucks probabilmente non si risolveranno solo con il licenziamento di Griffin, ma questa è stata la prima decisione della dirigenza - che evidentemente sente la pressione di dover vincere subito, visto anche che il roster non è giovanissimo.