L'assunzione di due sostanze (Ibutamoren e SARM LGD-4033) vietate dall'accordo anti-doping firmato dai giocatori con la NBA ha portato alla decisione della lega di sospendere per 25 partite il lungo dei Cavs. Che in attesa del ritorno di Evan Mobley, vedono il reparto lunghi perdere un altro pezzo
Finora Tristan Thompson non aveva dato modo di far parlare di sé per quanto fatto in campo (meno di 4 punti e 4 rimbalzi di media, due sole volte in doppia cifra dal via della stagione) con la maglia dei Cavs. Qualche turbolenza (l'espulsione dopo neppure 10 minuti a Parigi contro i Nets) l'aveva riportato al centro dell'attenzione. E ora - nuovamente per un motivo tutt'altro che legato alle sue prestazioni sportive - l'ex campione NBA nel 2016 torna a far parlare di sé: la NBA infatti ha annunciato la sua sospensione per 25 gare per l'uso di sostanze vietate dall'accordo anti-doping firmato dalla lega con l'associazione giocatori (Ibutamoren e SARM LGD-4033 sono le due sostanze vietate la cui assunzione gli viene imputata, con effetto simile a quello degli steroidi). Per il veterano al 13° anno nella lega si prospetta quindi un lungo stop davanti che potrebbe anche avere un impatto sul proseguio della sua carriera, nonostante i Cavs - in un comunicato ufficiale - pur condannando ogni azione fuori dalle regole del proprio associato hanno offerto a Thompson il totale supporto durante il periodo di sospensione che dovrà affrontare.