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NBA, Gregg Popovich spiega l'evoluzione di Wembanyama: "Non abbiamo voluto veterani"

NBA
©Getty

In un'intervista con l'Equipe, l'allenatore dei San Antonio Spurs Gregg Popovich ha spiegato come sta procedendo l’evoluzione di Victor Wembanyama e perché la squadra ha deciso di non aggiungere uno o due veterani sul mercato per accelerare il processo di crescita della prima scelta assoluta dell’ultimo Draft

A vedere il record di 10 vittorie e 40 sconfitte, verrebbe da etichettare la stagione dei San Antonio Spurs come un enorme fallimento. In realtà in Texas sapevano tutti perfettamente fin dall’inizio che vincere le partite non sarebbe stato il focus principale della stagione, visto che il roster è lontanissimo dal poter competere anche solo per il torneo play-in. La preoccupazione principale, piuttosto, era tutta legata a Victor Wembanyama, utilizzando la sua prima stagione in NBA per comprenderlo a fondo e capire come costruire attorno a lui negli anni a venire. Questo almeno è il pensiero di Gregg Popovich, che in un’intervista col quotidiano francese L’Equipe ha spiegato i ragionamenti suoi e della franchigia per l’evoluzione di Wembanyama e degli Spurs di riflesso. "A volte gioca da 5, e molte persone lo vedono in quella maniera perché è sempre il giocatore più alto in campo, ma di questi tempi non esiste più una point guard vecchia maniera o tantomeno un pivot. Tutto è interscambiabile. Victor può essere isolato in ala, in post basso, o coinvolto in un pick and roll centrale. A volte è lui a tenere il pallone oppure a portarla su dopo un rimbalzo. Può fare tutto, che è precisamente quello che mi aspetto da lui. E lui stesso vuole che sia così e ha l’attitudine giusta per farlo". Popovich ha spesso sottolineato la necessità di un "tempo di osservazione" per capirlo meglio: "Ne avevamo bisogno, non lo conoscevamo così bene. Gli highlights o i filmati non sono abbastanza: avevamo bisogno di 20-30 partite per vedere dove si sentiva più a suo agio e quali erano le cose ovvie da correggere. Si è dovuto adattare alla durezza del gioco perché ha un mirino sulla schiena e tutti vogliono testare la sua fisicità".

Il difetto principale di Wembanyama e i correttivi di Popovich

Popovich ha anche descritto qual è il principale difetto sul quale ha già lavorato: "Tendeva a palleggiare troppo nel traffico perché è un buon palleggiatore, ma perdeva troppi palloni — come succede a tutti. Ha capito in fretta che doveva palleggiare di meno per contrastare la velocità e l’impatto atletico dei suoi avversari. A volte poi si ritrovava a difendere alla linea dei tre punti: abbiamo cercato di implementare strategie per averlo sempre vicino al canestro in difesa. Anche lui sta imparando a conoscere i suoi avversari: la sua carriera è solo all’inizio, stiamo lavorando davvero su tutto: il tiro da tre, l’equilibrio, la continuità. Ci vuole del tempo".

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I due motivi per cui San Antonio non si è mossa sul mercato

In maniera molto interessante Popovich ha spiegato anche le strategie di mercato della squadra per questa stagione, o per meglio dire di non mercato. "Non abbiamo aggiunto veterani per due motivi. Il primo: per mantenerci aperte tutte le opzioni, il che significa aspettare prima di spendere tanto per spendere, così da mantenere flessibilità finanziaria per manovrare. Una volta stabilita la struttura, sarà importante aggiungere alcuni free agent. Prendere un veterano quest’anno non ci avrebbe portati al titolo. Sarebbe stato uno spreco di soldi e, ancor più importante, di tempo di cui abbiamo bisogno per sviluppare i giocatori attorno a Victor, che è quindi il secondo motivo. Guardate Devin Vassell, che sta diventando un eccellente giocatore: quando è arrivato qui non era a questo livello. Ha guadagnato fiducia e intelligenza cestistica, migliorando anche la sua difesa. Un giocatore di esperienza avrebbe rallentato questo processo per lui e per gli altri. Voglio che questo nucleo cresca insieme, così da permettere a Victor di crescere insieme a loro".

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