NBA, risultati della notte: Steph Curry punisce Phoenix, Cleveland 9 vittorie in fila
Steph Curry segna da 10 metri a 7 decimi dalla fine e regala a Golden State il successo su Phoenix, rientrando in zona play-in al decimo posto a Ovest. Cleveland travolge Toronto e conquista la nona vittoria consecutiva, Indiana passa a New York nonostante i 39 di Jalen Brunson. Luka Doncic scherza i Thunder con 32 punti nel largo successo di Dallas, ottimo debutto per Simone Fontecchio pur nella sconfitta di Detroit sul campo dei Clippers. Di seguito tutte le 11 partite della notte
- I Mavericks partono forte, piazzando un parziale di 47-30 nel 1° quarto, e contengono i tentativi di rimonta dei Thunder prima di piazzare l’allungo che li porta oltre i 30 punti di vantaggio. Al comando per Dallas c’è come sempre Luka Doncic, ben coadiuvato da un Kyrie Irving da 25 punti e 8 assist e dagli ottimi esordi con la nuova maglia di Daniel Gafford (19 punti e 9 rimbalzi) e P.J. Washington (15 punti e 5 rimbalzi). Shai Gilgeous-Alexander (25 punti e 5 assist) è l’unico a salvarsi nella prova incolore di OKC
- Nella sfida tra candidati MVP con Shai Gilgeous-Alexander, Luka Doncic ci tiene a dire da subito la sua: lo sloveno segna 18 dei suoi 32 punti nel 1° quarto che indirizza il resto della gara, regalando anche momenti di grande spettacolo a chiudendo con anche 9 assist e 8 rimbalzi e tirando 9/14 dal campo in poco più di 31 minuti giocati
- Il sogno dei Pistons di piazzare un colpo clamoroso in trasferta dura solo fino al 3° quarto, perché da lì in poi i Clippers, scesi in campo con un approccio forse troppo pigro, cambiano marcia e ribaltano inerzia della partita e risultato. A trascinare i padroni di casa sono le due stelle Paul George (33 punti e 5 rimbalzi) e Kawhi Leonard (24 punti e 5 assist). Detroit trova un ottimo esordio di Simone Fontecchio e le prestazioni da 23 punti di Jaden Ivey e da 22 con anche 10 assist di Cade Cunningham ma crolla nel finale
- Nella sua prima partita con la nuova maglia Simone Fontecchio parte dalla panchina ma segna 20 punti prendendosi 19 tiri (massimo in stagione) e strappando anche 9 rimbalzi. L’azzurro gioca 32 minuti e l’impressione è che coach Monty Williams intraveda per lui un ruolo stabile nelle rotazioni dei Pistons
- Continua senza intoppi la marcia dei Cavs, arrivati al nono successo consecutivo (22 nelle ultime 26 partite) grazie a uno sforzo di squadra. Donovan Mitchell infatti segna solo 15 punti ma gli ospiti mandano altri 7 compagni in doppia cifra guidati dalle doppie doppie di Jarrett Allen (18+15) e Evan Mobley (17+11), toccando anche il +25 nel corso di una sfida segnata già nel corso del primo tempo (67-47) grazie ai 36 assist di squadra, nuovo record stagionale
- Per una squadra che continua a volare come Cleveland c’è invece la stagione opaca dei Raptors, che tornano a perdere dopo due vittorie in fila contro Charlotte e Houston. Scottie Barnes chiude con la sua terza tripla doppia stagionale da 24 punti (20 nel solo primo tempo), 10 rimbalzi e 10 assist, mentre i nuovi arrivi Kelly Olynyk (11 punti) e Ochai Agbaji (8) non invertono la rotta per i canadesi
- Comincia alla grande l’esperienza di Dennis Schröder con i Nets, firmando subito una doppia doppia da 15 punti e 12 assist per guidare i suoi al successo insieme ai 25 di Cam Thomas e meritandosi i cori da parte dei suoi nuovi tifosi. I padroni di casa interrompono così una striscia di tre sconfitte in fila, concedendo 21 punti a Victor Wembanyama (seppur con soli 4 rimbalzi) che non riesce però a evitare la settima sconfitta in fila dei suoi Spurs
- Ottimo contributo anche per Buddy Hield, che alla sua seconda partita con i Sixers firma 23 punti per sostenere i 28 di Tyrese Maxey e interrompere una striscia di quattro sconfitte in fila. Decisivo anche il contributo del rookie Ricky Council IV con 19 punti e 10 rimbalzi, di cui due in attacco per fare la differenza in un quarto periodo combattuto. Agli Wizards non bastano i 25 di Tyus Jones (massimo stagionale), subendo la sesta sconfitta consecutiva
- Orlando prima rimonta 11 lunghezze di svantaggio nel terzo quarto, poi a sua volta subisce la rimonta da -5 a 92 secondi dalla fine da parte di Chicago per forzare il supplementare. Nell’overtime però i padroni di casa mettono subito la testa avanti grazie a Franz Wagner e non concedono più il controllo del match, resistendo ai 28 punti di DeMar Derozan e i 26 con 17 rimbalzi dell’ex di serata Nikola Vucevic
- Dopo averne segnati 34 contro San Antonio, Franz Wagner concede il bis realizzandone 36 contro i Bulls, tirando 12/22 dal campo di cui 5/12 dalla lunga distanza. È lui il leader di una squadra che manda altri tre giocatori in doppia cifra, a partire dai 19 con 7 rimbalzi e 8 assist di Paolo Banchero passando per i 14 con 11 rimbalzi di Cole Anthony dalla panchina e i 13 di Jalen Suggs, rimanendo in scia a Indiana per il sesto posto a Est
- Serata spaziale al tiro per i Pacers, che segnano col 62% dal campo e il 48% da tre punti per infliggere ai Knicks la terza sconfitta nelle ultime quattro nonostante il rientro in campo di Jalen Brunson. Tyrese Haliburton guida i suoi con 22 punti e 12 assist, con altri cinque giocatori in doppia cifra tra cui i 23 di un perfetto Myles Turner (9/9 dal campo) e i 19 di Pascal Siakam per una vittoria che rilancia Indiana al sesto posto a Est
- Senza Anunoby, Randle, Robinson e Hartenstein, ai Knicks manca quella fisicità che — se in salute — li renderà clienti scomodi per tutti ai playoff. Jalen Brunson ritorna dopo aver saltato la partita contro Dallas mettendone 39 pur con una caviglia non ancora al 100%, mentre Alec Burks festeggia con 22 punti il suo ritorno a New York e Bojan Bogdanovic segna 11 punti (tutti nel primo tempo) con la sua nuova maglia
- Gli Hornets tornano a vincere dopo dieci sconfitte consecutive ringraziando i 25 punti di Miles Bridges e soprattutto il miglior Vasilije Micic visto finora in NBA, autore di 18 punti e 9 assist alla sua prima con la nuova maglia. “Non mi aspettavo neanche di giocare così tanto” ha detto il serbo, tenuto in campo per 26 minuti da coach Steve Clifford già innamorato di lui (“Conosce tutte le cose che non si possono insegnare”). Ai Grizzlies non bastano i 29 di Jaren Jackson Jr., subendo l’8° ko in fila
- Sesto successo nelle ultime otto partite per gli Hawks, che ringraziano i 34 punti di Dejounte Murray in una serata in cui Trae Young può permettersi di essere il quarto miglior realizzatore di squadra con 18 punti, dietro anche ai 24 di Saddiq Bey e i 21 di Jalen Johnson. Zero vittorie e quattro sconfitte nella loro trasferta per i Rockets, che non vanno oltre i 20 punti con 13 rimbalzi e 8 assist di Jalen Green e il massimo stagionale da 19 di Jeff Green, senza riuscire a sopperire all’assenza di Alperen Sengun (schiena)
- Partita a punteggio bassissimo tra Blazers e Pelicans, con gli ospiti che trovano lo spunto giusto nel quarto periodo dopo aver sprecato anche 12 lunghezze di vantaggio a inizio ripresa. In una serata in cui manca Zion Williamson e sia Brandon Ingram (17 punti ma con 21 tiri) e CJ McCollum (8 con 2/14 contro la sua ex squadra) non sono in vena, è Trey Murphy III a chiudere con 24 punti e 5/8 dall’arco, rendendo inutili i 24 di Jerami Grant e i 18+17 di Deandre Ayton
- La partita più entusiasmante della notte è quella di San Francisco, dove Steph Curry firma una tripla strepitosa a 0.7 secondi dalla fine per regalare il successo di prestigio agli Warriors, vincenti in sei delle ultime sette partite. Golden State torna così al 50% di vittorie per la prima volta da Natale, superando Utah al decimo posto a Ovest per rientrare in zona play-in al termine di una partita combattutissima in cui nessuna delle due è andata oltre le 7 lunghezze di vantaggio
- Il canestro in svitamento di Devin Booker (miglior realizzatore dei suoi con 32 punti) a 35 secondi dalla fine sembrava aver dato il vantaggio definitivo ai Suns, ma con 3.3 secondi da giocare Curry ha ricevuto una rimessa approfittando del mancato anticipo di Bradley Beal e ha segnato da 10 metri la tripla del sorpasso, lasciando appena 7 decimi sul cronometro. Sono 9 le sue triple di serata per un tabellino finale da 30 punti, 9 rimbalzi e 6 assist, accompagnato dai 21 di Jonathan Kuminga per rispondere ai 24 di Kevin Durant
- Cleveland mette due gare di distanza da Milwaukee, stabilizzandosi al secondo posto a Est. Indiana mantiene il sesto tenendosi alle spalle Indiana, mentre Atlanta prova a insidiare il nono di Chicago. La peggior striscia di sconfitte della conference è quella di Washington con 6
- I Clippers rimangono a 16 sconfitte come Minnesota, mentre sia Denver che OKC hanno subito la 17^ stagionale. Sacramento, Phoenix e New Orleans hanno tutte virtualmente lo stesso record, con Dallas (4 successi in fila) dietro appena una partita. Golden State risale al decimo posto grazie alla quarta vittoria consecutiva