L'ex giocatore dei Clippers, allenato per 4 anni proprio da Rivers, ai microfoni di ESPN si scaglia contro il nuovo coach dei Bucks: "Ha sempre una scusa; è sempre colpa della squadra, mai sua". Ma un altro ex Clippers come Pat Beverley corre a difesa di Rivers e attacca Redick: "Ti ha salvato la carriera"
Non è un momento facile per Doc Rivers. Certo, ha allenato l'Est all'ultimo All-Star Game (senza la minima logica, come lui stesso ha ammesso) ma oltre al complicato avvio sulla panchina dei Bucks - solo tre vittorie nelle prime dieci gare alla guida di Milwaukee - ora arrivano anche le parole di un suo ex giocatore come JJ Redick, che non gli risparmia critiche importanti. "Ho visto queste cose ripetersi per anni, è un trend ormai chiaro: Doc Rivers ha sempre una scusa pronta, quando perde. Sì, assumere la guida di una squadra a campionato in corso è difficile, abbiamo capito. Ma ha sempre una scusa pronta. E non esita mai a dare la colpa degli insuccessi alla sua squadra. Non c'è una volta - mai - che si assuma le sue responsabilità", ha detto ai microfoni di ESPN l'ex giocatore dei Clippers, che per quattro stagioni a Los Angeles, dal 2013 al 2017, ha avuto proprio Doc Rivers come suo capo allenatore. Ma un altro ex Clippers, Patrick Beverley, anche lui per tre anni allenato da Rivers, non ci sta, ed è intervenuto veementemente in difesa del suo ex coach, sconfessando le parole di Redick. "Quest'uomo, Doc Rivers, in realtà ha salvato la tua carriera. Ti ho promosso in quintetto quando nessun altro ti voleva. E tu che fai? Ti ritiri e vai in TV a dire questo tipo di cose". Il riferimento di Beverley è al primo anno di Redick con Rivers ai Clippers, quando la guardia di Duke partì in quintetto base in 34 delle 35 gare disputate, dopo essere stato titolare solo due volte in 28 partite la stagione precedente (a Milwaukee).
Redick vs. Beverley: il botta-e-risposta sui social
Ma sempre a mezzo social network, su X, la polemica tra i due non si ferma qui: "Pat, amico mio: avevo un'offerta per un contratto di 4 anni con player option per la stessa cifra e il ruolo di titolare da un'altra squadra", rispedendo poi al mittente (con un'espressione colorita) l'assunto che Rivers gli abbia "salvato la carriera". "E allora perché non hai accettato quest'offerta?", l'immediata replica di Beverley. "Evidentemente stavi bene nel tuo ruolo, all'interno di quella squadra. E non dirmi che la differenza la faceva la città, L.A.", scrive Beverley, tutt'altro che disposto a lasciare a Redick l'ultima parola.