A breve Doc Rivers si siederà sulla panchina dei Bucks, la 5° squadra della sua ormai più che ventennale carriera da allenatore, e si troverà a guidare Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard. I due leader di Milwaukee sono però solo gli ultimi nomi in una lunga sequela di stelle passate tra le mani di Rivers, buona parte delle quali hanno trovato anche posto nella lista dei migliori giocatori dei primi 75 anni di storia della NBA
- Conclusa la carriera da giocatore a San Antonio nel 1996, Doc Rivers ha iniziato il suo percorso da allenatore nel 1999 con gli Orlando Magic, a cui sono seguite le tappe a Boston, Los Angeles sponda Clippers e Philadelphia. Chiamato a Milwaukee dopo il licenziamento di Adrian Griffin, i Bucks saranno la sua 5° squadra, un incarico arrivato dopo pochi mesi trascorsi lavorando come commentatore televisivo e podcaster
- Luci e ombre nella prima metà della sua prima stagione in maglia Bucks, nel suo nuovo incarico Rivers dovrà probabilmente partire dal tentativo di far rendere al meglio Lillard
- Il punto fermo attorno a cui ruotavano, ruotano e ruoteranno i Bucks, prioritario per Rivers trovare da subito un'intesa con il greco, reduce da rapporti non semplicissimi con i due precedenti allenatori di Milwaukee
- Talento purissimo, con Rivers a Orlando McGrady ha vissuto alcune delle annate più proficue della sua lunga carriera
- L'ultima vera superstar allenata da Rivers: tre stagioni di alti e bassi e poche soddisfazioni per i Sixers, ma in cui Embiid è diventato un MVP
- Insieme hanno vinto il titolo nel 2008, provando poi invano a replicare negli anni successivi e un po' più avanti a Los Angeles, sponda Clippers
- Pietra angolare dei Celtics tornati al titolo dopo oltre vent'anni, personalità non proprio delle più facili da gestire a cui Rivers ha trovato la giusta collocazione in campo e nello spogliatoio
- Una stagione e mezzo insieme, momenti indimenticabili pochi, risultati modesti se commisurati al curriculum di entrambi
- Uomo simbolo dei "nuovi Clippers" nati nell'estate del 2019 e naufragati un anno dopo nella bolla di Orlando, ultima fermata dell'avventura di Rivers sull'altra sponda di Los Angeles
- Metronomo e anima tattica dei Celtics campioni nel 2008, con Rivers ha forse espresso il meglio del suo repertorio
- La prima versione dei Clippers di Rivers girava attorno a lui, ma si è sempre fermata prima di accarezzare la vera gloria
- Arrivato a Los Angeles al traino di Kawhi Leonard, e con il compagno affondato insieme a tutta la barca, Rivers compreso, sotto i colpi dei primi Denver Nuggets davvero arrembanti in semifinale di Conference nel 2020
- Il giocatore copertina dei Clippers versione "Lob City": tanto spettacolo, ma risultati concreti molto deludenti
- Arrivato a Orlando con lo status di superstar e già quasi veterano, l'avventura in Florida insieme a Doc è stata tormentata dai continui guai fisici
- Il terzo dei big three formatisi nell'estate del 2007, ma elemento di capitale importanza per i Celtics che sotto Rivers vanno due volte in finale nell'arco di tre anni