NBA, risultati della notte: vittorie importanti per Dallas e OKC, cadono Lakers e Cavs
Doncic (41 punti) ha la meglio su Booker (35) regalando ai suoi Mavs la 7^ vittoria in fila, stessa striscia cavalcata dai Celtics di un ottimo Derrick White. Gran successo di OKC sui Clippers, mentre Golden State vince la 9^ gara nelle ultime 11 battendo i Lakers senza LeBron James. Nikola Jokic firma la sua 4^ tripla doppia in carriera senza errori dal campo (10/10) e guida Denver al successo, ma a Ovest vincono anche Pelicans e Kings. Cadono in casa Cavs, sconfitti da Orlando, e Philadelphia, ko con New York
- Boston centra la 7^ vittoria in fila segnando 23 triple, 5 delle quali le mette a segno Tatum (5/10 dall'arco per 25 punti). Stesso bottino dalla lunga distanza per Derrick White, che però chiude da top scorer con 28 punti (e 9/14 dal campo) mentre Jaylen Brown ne aggiunge 21. Decisivo un terzo quarto da 37-21 per gli ospiti, dopo che i Bulls avevano chiuso avanti il primo tempo grazie a un secondo periodo da 39 punti e il 70% al tiro. Vucevic in doppia doppia con 22 punti e 14 rimbalzi il migliore tra i padroni di casa
- Miles Bridges (26 punti e 14 rimbalzi) trova una serata di grande concretezza e Charlotte passa a Salt Laker City, controllando dall’inizio alla fine e scappando nel 4° quarto. Gli Hornets trovano anche 24 punti in uscita dalla panchina dall’ultimo arrivato Grant Williams, mentre ai Jazz servono a poco i 21 punti e 9 rimbalzi di Lauri Markkanen e i 17 di Collin Sexton. I ragazzi di coach Will Hardy finiscono infatti con il pagare il 23.1% da tre di squadra
- Ai Sixers non basta un Tyrese Maxey da 35 punti (ma con 11/24 dal campo) perché i Knicks passano a Philadelphia, contenendo i tentativi di rimonta dei padroni di casa nel 3° quarto grazie al solito Jalen Brunson (21 punti e 12 assist) e ad un ottimo Bojan Bogdanovic, che entra dalla panchina e segna 22 punti tirando 6/6 da tre. 11 punti e 5 assist per Kyle Lowry all’esordio con i Sixers
- Orlando trova risorse inaspettate dalla sua panchina, che batte quella di Cleveland per 63-24 e passa in volata in casa dei Cavs. Moritz Wagner (22 punti e 7 rimbalzi) e Cole Anthony (13 punti e 6 assist) sono i protagonisti dell’eccellente serata della second unit dei Magic. I padroni di casa, privi di Donovan Mitchell, hanno 18 punti e 10 assist da Darius Garland e 18 punti e 10 rimbalzi da Jarrett Allen ma pagano soprattutto le 17 palle perse
- I Mavs possono schierare la coppia Luka Doncic-Kyrie Irving per la 7° partita consecutiva e ottengono la 7° vittoria consecutiva, avendo la meglio di Phoenix con un’ottima seconda parte di gara. Le due stelle di Dallas combinano per 70 punti complessivi, con Irving che tira 11/18 dal campo e chiude a quota 29. Ai Suns non basta il solito Devin Booker, mentre Kevin Durant segna 23 punti ma con un per lui inusuale 40.9% al tiro
- La pausa per l’All-Star Weekend non sembra aver cambiato l’atteggiamento e lo stato di forma di Luka Doncic, che riprende esattamente da dove aveva lasciato. Contro i Suns lo sloveno sfiora la tripla doppia con 41 punti, 11 assist e 9 rimbalzi, tirando anche 6/11 da tre e conduce i Mavs a una vittoria importante per gli equilibri della Western Conference
- Per passare a Dallas contro una delle squadre più in forma di tutta la lega ai Suns serviva una grande partita da parte delle sue stelle. Bradley Beal, però, è costretto a dare forfait e Kevin Durant incappa in una serataccia al tiro. Così tocca a Devin Booker provare a guidare Phoenix, ma i suoi 35 punti, 8 assist e 5 rimbalzi non bastano per strappare la vittoria in trasferta
- Non c’è scampo per i Pistons, che a Indiana vengono subito annientati dai Pacers con un parziale di 42-15nel 1° quarto e sono costretti a inseguire per il resto della partita. Cade Cunningham (30 punti e 8 assist) prova a tenere in linea di galleggiamento Detroit, ma dall’altra parte Tyrese Haliburton (25 punti e 13 assist) e Pascal Siakam (20 punti) mettono in mostra tutta la distanza che oggi come oggi corre tra le due squadre
- La serata dei Pistons è tutto fuorché facile a Indianapolis, ma Simone Fontecchio gioca comunque una buona partita. L’azzurro parte in quintetto e gioca più di 33 minuti, mandando a referto 14 punti con 6/12 dal campo e dimostrando in alcuni tratti di essere sempre più a suo agio nei meccanismi di squadra di Detroit
- Il cambio in panchina non porta bene ai Nets, che a Toronto subiscono una netta sconfitta il cui punteggio è ampliato da un 4° quarto disastroso da parte degli ospiti. I Raptors trovano 25 punti con 5/7 da tre da Gary Trent Jr. e 24 da Immanuel Quickely, conducendo senza problemi il ritmo della gara. Per Brooklyn si salva solo Mikal Bridges con 21 punti ma solo 7/16 dal campo
- Ai Thunder si chiedeva una prova di maturità e la prova di maturità arriva nella seconda metà di gara, dove OKC cambia marcia e ottiene una netta vittoria sui Clippers. Shai-Gilgeous Alexander (31 punti e 8 assist) guida come sempre i suoi, che hanno anche una doppia doppia da 17 punti e 10 rimbalzi da Chet Holmgren. Dall’altra parte Kawhi Leonard tira 9/12 dal campo e segna 20 punti, Norman Powell ne aggiunge 19 entrando dalla panchina ma gli ospiti crollano dopo l’intervallo lungo senza più riprendersi
- Ai Kings tocca faticare più del previsto per avere la meglio di una San Antonio capace di rimanere in partita fino alle battute finali, segnate da qualche errore di troppo da parte degli ospiti. Sacramento ha bisogno del solito, eccellente Domantas Sabonis e di un De’Aaron Fox (28 punti e 9 assist) decisivo anche in difesa nel finale, mentre gli Spurs mandano sei giocatori in doppia cifra e hanno un Devin Vassell da 32 punti e 13/18 dal campo, senza però riuscire a portare a casa la vittoria
- La sfida con gli Spurs si rivela meno semplice del previsto e Domantas Sabonis, forse motivato anche dal confronto diretto con Victor Wembanyama, manda a referto un’altra tripla doppia da 22 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, tirando anche 11/15 dal campo e aiutando i Kings a ottenere una vittoria parecchio sudata
- Dopo tre ko in fila i campioni NBA tornano alla vittoria infliggendo a Washington il nono ko consecutivo. Wizards che fanno partire dalla panchina Jordan Poole (18 punti ma con 4/17 al tiro) e hanno 31 punti e 13 rimbalzi da Kuzma ma non possono nulla contro lo strapotere di Jokic e compagni, che sfiorano il 76% al tiro da due punti nel primo tempo, dominato 72-49. Michael Porter Jr. è il miglior marcatore dei Nuggets con 22 punti, cui aggiunge anche 11 rimbalzi
- La serata però è di quelle storiche per Nikola Jokic. Chiude il primo tempo già a un solo assist dalla tripla doppia e poi la confeziona tirando 10/10 dal campo e terminando la sua gara con 21 punti, 19 rimbalzi e 15 assist. Si tratta della 16^ tripla doppia stagionale e della 4^ in carriera senza mai sbagliare dal campo. Il serbo diventa solo il terzo giocatore, dopo LeBron James e Russell Westbrook ad aver messo a segno una tripla doppia contro ogni squadra NBA
- Senza Ingram (malato) ci pensa la coppia McCollum-Williamson a dare ai Pelicans l'ottava vittoria nelle ultime nove, con i 28 punti, 6 assist e 6 rimbalzi del primo e i 27 con 9 assist del secondo. Valanciunas chiude in doppia doppia con 9/12 al tiro per 20 punti e 14 rimbalzi mentre Herb Jones ai suoi 17 punti aggiunge ben 7 recuperi, in una gara in cui i padroni di casa tirano il 52% dal campo e il 39% da tre. Il rookie Amen Thompson è il migliore per Houston, con 22 punti dalla panchina
- I Lakers si presentano a San Francisco senza LeBron James, trovano la doppia doppia (27 punti e 15 rimbalzi) di Anthony Davis ma non riescono mai a impensierire davvero Golden State, che conduce per tutta la partita. Gli Warriors hanno il solito, brillante Steph Curry e un Andrew Wiggins che si conferma in grande crescita con 20 punti e 8/14 dal campo. Trace Jackson-Davis approfitta del lungo garbage time finale per mettersi in mostra con 17 punti
- Il confronto con il grande rivale di sempre salta, perché LeBron James non gioca la sfida tra Warriors e Lakers, ma Steph Curry si dimostra comunque carico fin dall’inizio della partita. La stella di Golden State chiuderà con 32 punti e 8 assist in poco meno di 32 minuti giocati, tirando 6/13 da tre e riposando nella parte finale della gara una volta messo al sicuro il risultato