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NBA, Draymond Green ora ci crede: "Possiamo battere chiunque, siamo una contender"

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©Getty

Dopo una regular season difficile, i Golden State Warriors hanno cambiato marcia nell’ultimo mese, vincendo 10 delle ultime 12 partite e ritornando in corsa nella Western Conference. Un momento di forma che ha convinto Draymond Green di potersela giocare fino in fondo: "Al 100% siamo una legittima contender. Non vedo nessuna squadra che non possiamo battere. E abbiamo ancora Steph Curry"

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Con la sconfitta casalinga al doppio overtime subita per mano dei Los Angeles Lakers lo scorso 28 gennaio, la stagione dei Golden State Warriors sembrava essere finita. Con un record di cinque partite sotto al 50% (19-24, mai così male in tutto l’anno) e una sconfitta contro una diretta concorrente per un posto al play-in, le possibilità che Steph Curry, Draymond Green e compagni rimettessero in piedi la loro stagione erano ridotte al lumicino. E invece nell’ultimo mese è esattamente quello che è successo: da quel ko in poi infatti Golden State ha vinto 10 delle successive 12 partite, riprendendosi con forza un posto nel torneo play-in e superando anche squadre come Philadelphia (due volte), Indiana, Phoenix, Utah (due volte) e gli stessi Lakers nel loro percorso. Con un record di 29-26 al momento Golden State è ancora decima a Ovest, ma continuando di questo passo c’è la possibilità di un piazzamento decisamente migliore in ottica playoff — e Draymond Green è convinto che una volta arrivati in primavera gli Warriors possano ancora dire la loro per il titolo.

Le parole di Green e i numeri dei "nuovi" Warriors

"Sono convinto al 100% che siamo una contender per il titolo in questa stagione" ha detto nel suo Draymond Green Show. "Non vedo nessuna squadra là fuori che non possiamo battere. Ovviamente tante cose devono andare per il verso giusto e girare in nostro favore: bisogna avere un po’ di fortuna, è la natura della vittoria di un titolo. Ma non vedo nessuna squadra in NBA che non possiamo battere nel percorso verso il titolo. E mama, abbiamo ancora quell’uomo", facendo riferimento a Steph Curry, che nelle ultime 12 partite sta viaggiando a quasi 30 punti di media con il 50% dal campo e il 46.5% da tre punti su oltre 13 tentativi a partita. Sarà davvero così? Golden State deve recuperare 3.5 partite ai Dallas Mavericks per agguantare il sesto posto che vorrebbe dire playoff diretti senza passare dal play-in, ma in mezzo ci sono anche Sacramento, Phoenix e LA Lakers che vogliono dire la loro. Resta il fatto che, dopo aver resistito alla tentazione di "smontare" la squadra alla deadline del mercato, Golden State sembra essersi ritrovata — tanto da convincere Steve Kerr a rinnovare per altri due anni fino al 2026. Nelle ultime 12 partite, solo Minnesota, Boston e Dallas hanno un rendimento migliore su 100 possessi rispetto ai campioni 2022, che con il quintetto base formato da Curry, Podziemski, Wiggins, Kuminga e Green hanno un rendimento straordinario di +28.1 su 100 possessi, permettendo a Chris Paul di recuperare con tutta calma dall'infortunio alla mano subito a dicembre. La dinastia dei grandi Golden State Warriors, insomma, potrebbe non essere ancora finita.

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