La NBA ha annunciato le sospensioni decise per la rissa tra i Miami Heat e i New Orleans Pelicans di due giorni fa. Gli istigatori Jimmy Butler e Naji Marshall sono stati puniti con una gara di sospensione a testa, mentre è andata peggio a Thomas Bryant e Jose Alvarado che ne dovranno scontare tre ciascuno. Una gara di stop senza stipendio anche per Nikola Jovic di Miami, reo di aver lasciato la panchina
La reazione della NBA a quanto avvenuto due giorni fa tra Heat e Pelicans non ha tardato ad arrivare. La lega nella persona di Joe Dumars ha infatti deciso di comminare nove gare di sospensione in tutto tra cinque giocatori coinvolti, così divise: i due protagonisti principali Jimmy Butler e Naji Marshall, che si sono reciprocamente presi al collo dando il via alla maxi-rissa, hanno subito entrambi una gara di sospensione senza stipendio. È andata decisamente peggio a Thomas Bryant e Jose Alvarado, che hanno riacceso gli animi mettendosi le mani addosso a bordo campo quando sembrava che la situazione fosse tornata sotto controllo, prendendosi tre gare di sospensione a testa. Una gara di squalifica senza stipendio anche per il serbo degli Heat Nikola Jovic, colpevole di aver lasciato l’area della panchina per inserirsi nel parapiglia tra le due squadre (eventualità espressamente vietata dal regolamento NBA). Oltre a saltare le partite, ai giocatori NBA viene trattenuto uno stipendio pari a 1/82esimo per ogni gara di squalifica: secondo i calcoli di Bobby Marks di ESPN, questi sono i soldi persi dai giocatori per quanto avvenuto in campo.