Nel suo podcast Draymond Green ha detto la sua sul premio di Difensore dell'Anno e in particolare sulla candidatura di Victor Wembanyama, secondo lui non meritevole di vincere il premio quest’anno. "Sicuramente potrà vincerlo in futuro, ma non si può dare il premio a un giocatore della 24^ difesa. Se si abbassa così tanto l’asticella, allora Jayson Tatum merita di vincere il premio di MVP"
Draymond Green non ha mai tenuto per sé le sue opinioni più controverse, figuriamoci adesso che ha anche un podcast a disposizione. In pochi però hanno il pedigree per parlare con la sua cognizione di causa di difensori e di NBA, in particolare per quanto riguarda il premio di Difensore dell’Anno che lui stesso ha vinto nel 2016-17 insieme a 8 inclusioni nei quintetti difensivi ideali (quattro nel primo e quattro nel secondo). In particolare il numero 23 dei Golden State Warriors si è soffermato sulla candidatura di Victor Wembanyama, che sta mettendo su cifre incredibili per essere un rookie. Le cifre, però, secondo Green non bastano per sostenere la sua candidatura: "Wemby è 12° nella lega per recuperi e primo per stoppate, che sono grandissimi numeri. E non penso che andranno da nessuna parte nei prossimi anni, con la sua maturazione e quella della sua squadra. Perciò avrà l’opportunità di vincere il premio di Difensore dell’Anno in futuro, ma personalmente non penso che lo meriti quest’anno. Se anche Rudy Gobert e la sua squadra non stessero avendo la stagione che stanno avendo, non si può dare il premio a un giocatore della 24^ difesa in NBA". Green è poi andato oltre, usando questo ragionamento per dire la sua anche sul premio di MVP: "Se si fa una cosa del genere, allora bisogna riconsiderare i parametri per Jayson Tatum e l’MVP. Non può essere che 'Boston deve vincere il titolo prima che Tatum vinca l’MVP', perché se si da il premio a Wemby significa che stiamo riportando indietro l’asticella su quello che serve per vincere. E allora bisogna riconsiderare anche la candidatura di Tatum".