Strepitoso primo tempo dei Bucks, che segnano 82 punti e trovano una serata magica dall'arco, chiudendo con 24/41 (oltre il 58%), trascinati nella prima metà da Portis e nel secondo tempo da un Lillard versione superstar (anche 16 assist) che chiude la porta al tentativo di rimonta dei Phoenix Suns, spinto dai canestri di Beal e di Allen
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MILWAUKEE BUCKS-PHOENIX SUNS 140-129
I Bucks affrontano la sfida contro i Suns senza Giannis Antetokounmpo ma l'assenza del greco esalta un Bobby Portis che pur partendo sempre dalla panchina confeziona un primo tempo leggendario, con un perfetto 5/5 dall'arco e 25 punti. La prestazione di Portis ispira tutta la squadra, che confeziona una prima metà di gara quasi perfetta, con un ottimo Middleton (al rientro), una super circolazione di pagina (23 assist su 31 canestri segnati) e mani caldissime da tre punti (18 triple segnate, record NBA eguagliato per un tempo di gioco, su 27 tentate). Fanno 82 punti segnati già all'intervallo per i Bucks, per un +22 quasi annichilente per i Suns, senza risposte nei primi 24 minuti. Phoenix prova a rientrare nel terzo quarto, e trascinata dai canestri di Grayson Allen, di Bradley Beal e di Eric Gordon arriva fino al -6. Un tentativo di rimonta rintuzzato però da un terzo quarto da fuoriclasse di Damian Lillard, con 14 punti e anche il canestro sulla sirena che manda i suoi Bucks all'ultimo riposo nuovamente sul +15. I Suns però non mollano, i canestri di Beal (e non quelli di Durant, misteriosamente "assente", solo 11 punti per lui) riportano sotto gli ospiti ma la spallata decisiva è ancora quella di Lillard, che firma una partita da 31 punti e 16 assist, da vero MVP. A quota 31 per i Bucks anche Bobby Portis, in doppia doppia con 10 rimbalzi e un ottimo 13/20 al tiro e 5 delle 24 triple di serata dei suoi, che chiudono con il 58.5% dall'arco. Per Phoenix il migliore è Beal a quota 28 punti, seguito dai 25 di Allen e dai 23 di Booker.
