NBA, il G League Ignite chiude a fine stagione: i giocatori arrivati nella lega
La NBA ha annunciato che il G-League Ignite Team, la squadra formata da prospetti in attesa di presentarsi al Draft e veterani in versione “chioccia”, chiuderà i battenti al termine di questa (disastrosa) stagione. Nato nel 2020 per dare uno sbocco in più ai giocatori liceali in cerca di un contratto professionistico, ha prodotto diversi giocatori oggi protagonisti in NBA. Ecco quali
- La decisione era nell’aria, ora c’è l’ufficialità: il presidente della G League Shareef Abdul-Rahim ha annunciato che il G League Ignite chiuderà al termine della stagione, mettendo così fine all’esperimento che nel 2020 ha portato la lega a creare una squadra nella sua lega di sviluppo per tutti quei giocatori in uscita dal liceo in cerca di un contratto professionistico prima di presentarsi al Draft
- Alla base della decisione ci sono le compensazioni implementate dalla NCAA per i diritti di immagine dei suoi giovani (NIL) che hanno “cambiato lo scenario cestistico”, ma anche gli scarsi risultati ottenuti dalla squadra in particolare in questa stagione da due vittorie e 28 sconfitte, con un differenziale medio di -14.3 punti
- Tra le fila del G League Ignite Team sono passati diversi protagonisti attualmente in NBA e ben quattro scelte in Lottery, pur senza riuscire a conquistare — almeno fino a questo momento — la prima scelta assoluta. In totale sono dieci i giocatori che sono stati scelti al Draft, e almeno altri quattro possono essere scelti nel 2024 prima dello scioglimento della squadra. Ecco chi
- Draft 2021
- Scelta: 2
- Squadra: Houston Rockets
- Fino a febbraio la carriera di Jalen Green sembrava non andare da nessuna parte, ma nel mese di marzo è esploso viaggiando a oltre 26 punti di media e trascinando Houston a uno dei suoi migliori momenti stagionali. A fine anno potrà contrattare un’estensione di contratto coi Rockets, ma non sarà una trattativa semplice
- Draft 2021
- Scelta: 7
- Squadra: Golden State Warriors
- Anche lui, un po’ come Green, ha faticato a imporsi e a conquistarsi la fiducia di coach Steve Kerr. Dopo che la sua frustrazione è diventata di dominio pubblico a inizio dicembre, però, le cose sono cambiate e Kuminga è esploso, viaggiando a quasi 20 punti di media con il 55% dal campo e il 38% da tre. Il futuro di Golden State passa da lui
- Draft 2021
- Scelta: 31
- Squadra: Milwaukee Bucks
- Decisamente meno memorabile l’esperienza di Todd, che ha giocato appena 18 partite nei suoi primi due anni a Washington senza lasciare alcun segno. Dopo essere stato tagliato a settembre, è tornato a giocare nel G League Ignite Team
- Draft 2022
- Scelta: 8
- Squadra: New Orleans Pelicans
- L’australiano è riuscito a farsi notare come uno dei migliori difensori perimetrali della lega nonostante un backcourt decisamente affollato a New Orleans. Il suo gioco offensivo è ancora tutto da sviluppare e attualmente è fuori per infortunio, ma ha già 111 partite giocate in carriera
- Draft 2022
- Scelta: 24
- Squadra: Milwaukee Bucks
- Più fuori che dentro la rotazione dei Bucks da quando è arrivato coach Doc Rivers, sta faticando a trovare il suo spazio in NBA per una certa mancanza di una skill definita. Atleticamente è un giocatore NBA e la sua energia è contagiosa, ma non si capisce bene cosa sappia fare ad alto livello nelle due metà campo
- Draft 2022
- Scelta: 37
- Squadra: Dallas Mavericks (via Sacramento)
- Su di lui c’erano discrete aspettative dopo un primo anno con qualche lampo, ma in questa sua seconda stagione sta giocando persino di meno, senza riuscire davvero a conquistare la fiducia di coach Kidd — anche perché davanti a lui nel backcourt ci sono Kyrie Irving e Luka Doncic, non proprio i due ultimi arrivati
- Draft 2023
- Scelta: 3
- Squadra: Portland Trail Blazers
- Le aspettative erano altissime, il rendimento decisamente scostante. Complici diversi problemi fisici e un impatto duro con l’atletismo della NBA, Henderson ha faticato nel suo anno da rookie, pur mantenendo 12 punti di media nei 27 minuti che ha avuto a disposizione. Le percentuali però sono drammatiche: 37% dal campo e 29% da tre sono insostenibili per un giocatore che ambisce al rango di All-Star
- Draft 2023
- Scelta: 33
- Squadra: Minnesota Timberwolves (via San Antonio)
- A Minneapolis ha raccolto solamente le briciole (9 partite disputate) in un frontcourt affollatissimo tra Gobert, Towns e Reid che si prendono la maggior parte dei minuti. Serve ancora rifinire uno skillset interessante ma molto grezzo
- Draft 2023
- Scelta: 44
- Squadra: San Antonio Spurs
- Draft 2023
- Scelta: 47
- Squadra: Indiana Pacers (via Lakers)
- Draft 2024
- Scelta prevista secondo ESPN: 4
- Ala che non va lontana dai 213 centimetri con ottime skills palla in mano e un tiro su cui si può lavorare, sembra una nuova versione di Franz Wagner. Nato a Chicago da genitori lituani, ha destato una buona impressione anche all’ultimo Rising Stars
- Draft 2024
- Scelta prevista secondo ESPN: 10
- A inizio anno per lui si parlava anche di prima scelta assoluta, ma ha subito più di tutti il fallimento della squadra quest’anno facendo vedere chiaramente tutti i limiti al tiro in sospensione (anche dalla lunetta). Atleta di grande livello ed eccellente difensore, ma come playmaker ha faticato anche in G League perdendo una marea di palloni
- Draft 2024
- Scelta prevista secondo ESPN: 19
- A differenza di Holland, lui ha approfittato della vetrina della G League per mettersi in mostra. Ala mancina vicina ai 2.13 con ottima meccanica di tiro, la sua provenienza dal Texas lo avvicina immediatamente a Chris Bosh, di cui però non ha il talento offensivo e difensivo
- Draft 2024
- Scelta prevista secondo ESPN: 25
- Centro spagnolo di buone dimensioni, a livello giovanile ha vinto di tutto: MVP ai Mondiali Under 17 (il primo non americano di sempre), agli Europei Under 18 e ai Mondiali Under 19 in tre anni consecutivi, passando anche due stagioni nell’Overtime Elite (la stessa lega da cui provengono i gemelli Thompson) per affinarsi ulteriormente