La fine della regular season si avvicina e per alcune squadre significherà chiudere un'annata molto deludente. Per altre c'è ancora qualche speranza di togliersi delle soddisfazioni tra play-in e playoff, ma l'aria che tira non è delle migliori. "Bleacher Report" ha quindi individuato cinque allenatori che, salvo clamorosi colpi di scena, rischiano di veder saltare le loro panchine già nell'arco delle prossime settimane
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- Nelle ormai quasi quattro stagioni sulla panchina dei Bulls, Donovan non è stato in grado di portare la squadra fuori dalla mediocrità più assoluta e, anche se in teoria il suo posto non sembrerebbe in bilico, è possibile che a Chicago decidano di voltare pagina
- Arrivati al play-in quasi per inerzia, nella migliore delle ipotesi i Bulls potrebbero maturare una veloce eliminazione al primo turno dei playoff. E non si vede come e quando questo tipo di posizionamento all'interno delle gerarchie della Eastern Conference possa variare nel futuro prossimo. Ragion per cui il cambio in panchina potrebbe rendersi necessario
- Quando si allenano i Lakers e si hanno a disposizione due stelle del calibro di LeBron James e Anthony Davis, l'obbiettivo può essere soltanto uno: vincere. Ham non ci è ancora riuscito e pare improbabile che ci riesca in questa stagione, che quasi giocoforza potrebbe rivelarsi già l'ultima della sua breve avventura gialloviola
- I segnali di un certo distacco tra allenatore e squadra sono emersi durante diverse fasi della stagione in corso e, soprattutto nel caso in cui la corsa dei Lakers ai playoff si dovesse rivelare breve, Ham potrebbe pagare la necessità di cambiare aria in panchina
- Il dato è impietoso: da quando Rivers si è seduto sulla pancina i Bucks, che con il precedente allenatore Adrian Griffin avevano un record di 30-13, hanno infilato 16 vittorie a fronte di 17 sconfitte. Un disastro che solo dei playoff di alto livello potrebbero riscattare
- La stagione di Milwaukee doveva essere un all-in per il titolo e, in qualche modo, continua ad esserlo. È chiaro a tutti che in caso di fallimento ai playoff sarebbe impossibile non mettere mano alla conduzione tecnica della squadra
- Non che a Portland si aspettassero risultati particolarmente diversi in questa stagione, ma la pochezza della squadra è sembrata per larghi tratti disarmante e i progressi attesi dal nucleo giovane affidato alle mani di Billups non si sono visti
- Portland dovrà giocoforza ripartire dai talenti giovani già a roster e da quelli che probabilmente arriveranno attraverso il Draft, e forse il front office dei Blazers potrebbe puntare su un allenatore più adatto a far migliorare un organico che di potenziale ne ha e non poco
- Inutile girarci intorno: sull'avventura di Williams a Detroit pesano fin dall'inizio i 75 milioni di dollari del sontuoso contratto concessogli l'estate scorsa e valido fino al 2029. Dire che l'ex coach dei Suns non si è dimostrato all'altezza dell'investimento fatto dalla proprietà dei Pistons è persino un eufemismo
- Difficile ripartire dopo l'ennesima stagione fortemente negativa, forse la peggiore nella storia della franchigia nel suo complesso. Il cambio in panchina, seppur difficoltoso considerate le implicazioni economiche e contrattuali, potrebbe davvero essere necessario per non perpetuare gli stessi errori