NBA, Sixers contro Heat: vincere il play-in per ripartire con grandi ambizioni
Philadelphia e Miami sono finite al play-in per ragioni diverse, ma entrambe le squadre coltivano ambizioni più che legittime di rappresentare la vera mina vagante ai playoff della Eastern Conference. E Sixers contro Heat vuol dire anche tanti ex in campo e soprattutto Joel Embiid contro Jimmy Butler. L'appuntamento è all'1.00 su Sky Sport NBA
- Nella notte tra mercoledì 17 e giovedì 18 aprile all'1.00 su Sky Sport NBA
- Repliche giovedì 18 aprile con il commento di Francesco Bonfardeci e Davide Pessina
- Le squadre arrivate al termine della regular season tra le 7° e la 10° posizione a Est e Ovest, non accedono subito alla post-season, ma devono vincere (almeno) un'altra gara per andare ai playoff. Le vincenti della sfide tra 7° e 8° accedono subito ai playoff conquistando la 7° posizione, le perdenti affrontano le vincenti delle sfide tra la 9° e la 10° con in palio l’8° e ultimo posto nel tabellone dei playoff di entrambe le Conference
- È opinione comune che i Sixers al play-in non ci sarebbero nemmeno se non si fosse fermato Joel Embiid per due mesi, mentre senza la loro stella l'approdo diretto ai playoff è sfuggito. Embiid, però, nel frattempo è tornato e Philadelphia ha vinto le ultime 8 partite di regular season
- Gli Heat hanno faticato parecchio a trovare una continuità nei risultati durante la regular season, ma la squadra sembra aver chiuso in crescita vincendo 7 delle ultime 10 partite
- Il conteggio degli scontri diretti dice 2-2-, ma le due vittorie di Miami risalgono a Natale e San Valentino, mentre negli ultimi due confronti, arrivati nell'arco dell'ultimo mese, ha sempre avuto la meglio Philadelphia
- Se ci si sofferma sul cosiddetto "star power", Philadelphia appare decisamente più dotata grazie alla presenza dell'MVP in carica Embiid e di un Tyrese Maxey reduce da una stagione molto vicina ai livelli da All-Star o addirittura da All-NBA
- I vantaggi degli Heat arrivano dall'abitudine a giocare partite del genere e dalla coesione che permea il nucleo storico della squadra. Le occasioni in cui Spoelstra, Butler e Adebayo non si sono fatti trovare pronti nei momenti decisivi delle varie stagioni si contano a malapena sulle dita di una mano
- Al di là di Embiid e Maxey, i Sixers non godono di grandi certezze. Il supporting cast di Philadelphia si è contraddistinto fin qui per una certa volatilità nelle prestazioni e, soprattutto in gara secca, questo è un fattore di rischio notevole
- Le rotazioni già non lunghissime degli Heat saranno ulteriormente messe alla prova dall'assenza annunciata di Terry Rozier e Spoelstra dovrà con ogni probabilità tirare fuori l'ennesimo coniglio dal cilindro per tentare il colpaccio al Wells Fargo Center
- Per i Sixers tutto gira intorno a Embiid, anzi attorno alle sue condizioni fisiche. Perché se sta bene il camerunese, che ha chiuso la regular season a 34.7 punti, 11 rimbalzi e 5.6 assist di media, è semplicemente ingiocabile
- È in gare come queste, dove la posta in palio è altissima e loro partono da sfavoriti, che gli Heat tendono a chiamare il numero di Butler. Fino ad oggi l'ala, tra l'altro ex dei Sixers, ha sempre risposto presente
- Chi vince stanotte vola ad affrontare i New York Knicks senza il vantaggio del fattore campo, chi perde ha comunque il "paracadute" della seconda sfida contro la vincente tra Chicago e Atlanta, che però metterà in palio un primo turno contro i Celtics schiacciasassi di questa stagione