I poster più leggendari della NBA sono quelli che di solito ritraggono una schiacciata: Julius Erving prima, allora; poi Michael Jordan; quindi Vince Carter, Blake Griffin fino a Ja Morant e Anthony Edwards. Ma gesti spettacolari di questo tipo assumono ancora più valore se effettuati durante una gara di playoff, l'altro argomento trattato nell'ultima lezione del nostro ABC della NBA
Iniziano nel weekend (ovviamente su Sky, con un doppio appuntamento sia sabato sera che domenica sera): parliamo dei playoff NBA e allora la lettera P del nostro alfabeto cade proprio a puntino. Nella consueta lezione video si può ripassare struttura e funzionamento dei playoff ma anche rivedere tutti i momenti storici che sono andati in scena nel corso degli anni in quella che gli americani chiamano “the second season”, la seconda stagione (dopo quella regolare). Ma la P non è solo l’iniziale di playoff ma anche della parola Poster. Sarebbe un sostantivo, ma negli Stati Uniti viene spesso usato anche come verbo: “posterizzare”, si dice nel gergo ormai adottato anche da noi, ovvero quando un giocatore schiaccia sulla testa di un malcapitato difensore che finisce, suo malgrado, in uno stupendo scatto che a sua volta che termina il suo viaggio sui muri di molte camere, in giro per il mondo. Chi non ha avuto, almeno una volta, un poster NBA appeso al muro? La nostra lezione odierna dell’ABC della NBA ce ne ricorda alcuni tra i più belli.