L'alfabeto della NBA arriva alla lettera "R", e nella lega la "R" sta prima di tutto per "Rings". Perché c'è una cosa che ogni giocatore sogna fin da bambino: mettersi al dito l'anello di campione. E c'è chi ne ha vinti talmente tanti, di anelli, da aver finito le dita di entrambe le mani. Si tratta ovviamente di Bill Russell, l'altra "R" dell'alfabeto della NBA
Non serve nemmeno chiederlo, perchè lo sanno tutti e nessuno lo mette in dubbio. Ogni giocatore, fin da quando è bambino, sogna una sola cosa: mettersi al dito l'anello di campione. Ecco perché la "R" dell'alfabeto NBA sta innanzitutto per "Rings", gli anelli che tutti i membri della squadra che vince il titolo ricevono come premio. Anelli sfarzosi, ingombranti e oggetto agognato da fuoriclasse di ieri, oggi e domani. E parlando di anelli non si può non parlare di Bill Russell, che di anelli ne ha vinti 11, come nessun altro. La leggenda dei Celtics ha segnato la storia del gioco e non solo, diventando il vincente per antonomasia sul parquet e uno degli uomini simbolo dell'imegno civico sotto canestro. Non è un caso che la NBA abbia deciso di ritirare il suo numero, il 6, in tutte e trenta le squadre della lega. "Rings" e Russell, due parole che vanno una dietro all'altra, come nell'alfabeto della NBA.