I Timberwolves sono avanti 2-0 nella serie contro i Nuggets campioni in carica e al momento rimangono imbattuti ai playoff. Nessuno si aspettava una Minnesota così padrona del campo e ora di fronte alla squadra allenata da Chris Finch si aprono prospettive impensabili fino solo a qualche settimana fa. E Anthony Edwards si dichiara pronto a tutto pur di conquistare il titolo NBA, anche a tatuarsi la faccia del compagno Rudy Gobert
A crederci, fino a qualche settimana fa, erano in pochi, forse giusto i più scalmanati tra i tifosi locali e qualcuno tra i più ottimisti nello spogliatoio dei Timberwolves. Eppure, dopo aver spazzato via Phoenix al primo turno, Minnesota è avanti 2-0 contro i Nuggets campioni in carica e ora ha davanti a sé due partite da giocare in casa per chiudere la serie. Non solo, a lasciare tutti a bocca aperta è stato il modo in cui i ragazzi allenati da Chris Finch hanno vinto tutte le gare di playoff fin qui disputate. Sia in difesa, dove erano già stati pressoché perfetti durante la regular season, che in attacco i Timberwolves sono sembrati a tutti gli effetti una squadra da titolo. E ora, come normale che sia, in casa Minnesota si comincia a parlare piuttosto apertamente della prospettiva di sollevare il Larry O'Brien Trophy. Chi ci credeva fin dall'inizio è senz'altro Anthony Edwards, grande protagonista della cavalcata dei suoi. E Ant non si nasconde nemmeno ora che la squadra è sulla cresta dell'onda, tanto che quando durante una conferenza stampa di avvicinamento a gara-3 gli è stato chiesto, un po' per scherzo, se fosse disponibile a tatuarsi la faccia del compagno Rudy Gobert pur di garantirsi la certezza di vincere il titolo, ha risposto "Si, sul braccio o da qualche altra parte". E quando gli è stato fatto notare come un tatuaggio sia un marchio indelebile destinato a rimanere sulla pelle per sempre, ha ribadito: "Un tatuaggio per il titolo? Va bene".