NBA, Indiana non ci sta: protesta con la lega per 78 fischi contro in due partite

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Gli Indiana Pacers hanno sottoposto alla NBA una protesta per ben 78 chiamate arbitrali sbagliate o non chiamate nel corso delle prime due partite contro i New York Knicks, entrambe perse in volata. Secondo coach Rick Carlisle, espulso nel finale di partita, ce ne sono state 29 in gara-1 e ben 49 in gara-2, tra cui una per doppio palleggio col punteggio in bilico prima fischiata e poi invertita dalla terna

Gli Indiana Pacers si erano già morsi la lingua dopo gara-1, decidendo di non lamentarsi né pubblicamente né privatamente di un paio di fischi cruciali andati contro di loro nel finale di partita, tra cui uno — una violazione di piede che Aaron Nesmith non ha mai commesso, con il pallone mantenuto dai New York Knicks convertito nel canestro spezza-parità di Donte DiVincenzo nell’ultimo minuto di gioco — particolarmente indigesto. Dopo gara-2 persa di nuovo in volata, però, non si sono più trattenuti: secondo quanto comunicato, la franchigia dell’Indiana ha deciso di sottoporre una protesta ufficiale nei confronti della NBA, lamentando la bellezza di 78 fischi o non fischi andati contro di loro. Secondo coach Rick Carlisle in particolare sono stati 29 quelli identificati dopo gara-1 e ben 49 nella seconda partita: “Vi prometto che questi li sottoporremo stasera stessa” ha detto il coach veterano, espulso nel concitato finale di gara per reiterate proteste. "New York può prepararsi, le vedranno anche loro [il protocollo impone che anche la squadra avversaria riceva le clip dei fischi contestati, ndr]. Dico sempre ai miei ragazzi di non ridurre la questione agli arbitraggi, ma meritiamo una chance equa. I mercati piccoli lo meritano, indipendentemente da chi affrontino".

Il "non-doppio palleggio" che ha fatto arrabbiare Carlisle

Un fischio in particolare ha fatto perdere la pazienza a Carlisle. A 1:20 dalla fine, con i Knicks avanti di 6 lunghezze e la palla tra le mani, il lungo Isaiah Hartenstein si è lanciato in palleggio nel tentativo di superare la metà campo, ma l’arbitro Josh Tiven ha fischiato una violazione di doppio palleggio contro il tedesco. Dopo essersi consultati, però, gli arbitri sono tornati sui loro passi cancellando la chiamata e ridando il pallone ai Knicks dal lato del campo come se nulla fosse successo: non essendo una fattispecie prevista dal regolamento del coach’s challenge, Carlisle non ha neanche potuto appellarsi a nulla, se non lamentarsi (veementemente) del cambio di direzione della terna, memore del fischio contro Nesmith decisivo in gara-1 che non ha potuto contestare perché non previsto dal challenge. In ogni caso, la protesta dei Pacers non porterà da nessuna parte, se non cercare di mettere pressione agli arbitri in vista di una gara-3 davanti al proprio pubblico che si preannuncia infuocata.

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