In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

NBA, "Big Baby" Davis condannato a 3 anni e mezzo di prigione per frode

NBA
©Getty

L'ex campione NBA con i Boston Celtics nel 2008 ha cercato di sottrarre illegalmente (presentando falsi documenti medici) parte dei fondi previsti dal piano di previdenza sanitario organizzato dalla NBA per i suoi giocatori. "Quando ho perso la pallacanestro ho perso tutto: aiutatemi a tornare la persona che ero"

Condividi:

La sentenza è dura, ma neppure la più severa inflitta nel caso di frode organizzato da una cerchia di ex giocatori NBA ai danni della lega: l’ex Celtics Glen “Big Baby” Davis – l’ultimo a essere sanzionato - ha appena ricevuto una condanna a tre anni e mezzo di carcere più altri tre in libertà vigilata per il suo ruolo in un’organizzazione fraudolenta il cui scopo era quello di appropriarsi illegalmente (presentando falsi documenti medici) dei fondi previsti dal piano di previdenza sanitario organizzato dalla NBA per i suoi giocatori. In totale sono 22 i soggetti condannati – 18 dei quali hanno giocato in passato nella lega. Tra questi anche Terrence Williams (che ha ricevuto la condanna più dura: 10 anni di carcere), Keyon Dooling e Will Bynum (che dovrà restare in carcere un anno e mezzo). A loro va aggiungersi adesso l’ex ala dei Boston Celtics campioni NBA nel 2008, che si è sempre professato innocente ma che in aula ha riconosciuto le sue difficoltà chiedendo (inutilmente) al giudice un aiuto che dalla corte non può arrivare: “Le chiedo di aiutarmi a tornare la persona che ero una volta. Quando ho perso la pallacanestro, ho perso ogni direzione”, ha detto Davis, che ha disputato la sua ultima stagione NBA una decina d’anni fa, nel 2014-15, con la maglia dei Clippers. A nulla è valsa anche una lettera letta in aula e firmata da Andre Iguodala, nelle sue vesti di rappresentante dell'Associazione Giocatori: "Chiedo rispettosamente che la giuria tenga in considerazione quanto fatto di buono in passato da Glen, e l'impatto positivo da lui generato nella comunità". Parole che però non hanno evitato all'ex Celtics una dura condanna.