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Playoff NBA, Shai Gilgeous-Alexander e il fallo che costa la stagione: "Non dovevo farlo"

NBA
©Getty

A decidere gara-6 tra Dallas e OKC è stato un fallo commesso da Shai Gilgeous-Alexander su PJ Washington, regalando tre tiri liberi ai Mavericks per pareggiare e sorpassare a 2.5 secondi dalla fine. Il challenge chiamato dalla panchina per contestare la chiamata (senza successo) è anche costato un timeout ai Thunder, senza poter avanzare il pallone sull’ultimo possesso. "Non avrei dovuto fare fallo" ha ammesso il canadese dopo la partita

È crudele che a commettere l’errore che è costato l’eliminazione degli Oklahoma City Thunder sia stato lo stesso giocatore che fino a quel momento aveva dato un’opportunità alla squadra, ma questa è la pallacanestro. Con i Thunder avanti di 1 a 20 secondi dalla fine, Luka Doncic è andato vicinissimo a una palla persa sanguinosa, riuscendo però in qualche modo a servire PJ Washington in angolo. Fermo a quota zero punti fino a metà del quarto periodo, l’ex giocatore di Charlotte aveva segnato 7 punti negli ultimi cinque minuti di partita e nel corso della serie è stato una spina nel fianco della difesa di OKC con le sue triple dagli angoli, punendo ripetutamente le scelte aggressive dei Thunder. Per questo motivo Shai Gilgeous-Alexander ha provato disperatamente a contestare la sua conclusione, saltando sulla finta dell’avversario e provando a intercettare il suo tiro prima della ricaduta. E in effetti SGA è riuscito a toccare il pallone in volo, ma sullo slancio ha finito per colpire anche mano e gomito di Washington, commettendo un chiaro fallo. I Thunder hanno provato a chiamare il coach’s challenge a disposizione, ma anche dopo averlo rivisto al replay gli arbitri hanno confermato la decisione del campo, dando a Washington i tiri liberi della parità e del sorpasso, segnati entrambi con l’aiuto di ferro e tabellone. Ad aggiungere la beffa al danno, il challenge chiamato da OKC li ha anche privati dell’ultimo timeout a disposizione, permettendo a Washington di sbagliare appositamente l’ultimo libero lasciando solo un tiro affrettato agli avversari, con la preghiera dalla sua metà campo di Jalen Williams (autore a fine primo quarto di un canestro sulla sirena da 12 metri) che non ha toccato neanche il tabellone.

SGA ammette: "Dovevo lasciarlo tirare"

Dopo la partita è stato il capo arbitro Tony Brothers a spiegare la decisione: "Durante la review abbiamo visto che Shai inizialmente ha toccato il pallone, ma è poi ricaduto commettendo un chiaro contatto illegale con il braccio di Washington mentre quest’ultimo era ancora in controllo del pallone e nell’atto di tirare. Dato che la palla non è stata spostata dal contatto, il successivo tocco sul braccio è illegale; se la palla fosse sfuggita dalle mani dopo il contatto di Shai, il tocco successivo avrebbe potuto essere considerato marginale, ma non è quello che è successo". Dopo il match nessun membro dei Thunder ha contestato la decisione, anzi è stato lo stesso Gilgeous-Alexander - miglior marcatore dei suoi con 36 punti e 8 assist - a prendersi la responsabilità per l’errore: "Non avrei dovuto fare fallo. È tutto l’anno che parliamo delle piccole cose che fanno vincere le partite, a partire dall’essere disciplinati. Fa male. Ovviamente se potessi tornare indietro non farei fallo, lascerei che sia lui a segnare o sbagliare il tiro". Nonostante la sconfitta il futuro rimane radioso per la squadra più giovane di sempre ad aver vinto una serie di playoff, e siamo sicuri che faranno tesoro delle 10 partite di playoff disputate in questa primavera.

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