Please select your default edition
Your default site has been set

Playoff NBA, Dereck Lively II è arrivato ai Mavs… grazie a Oklahoma City

NBA
©Getty

Il rookie Dereck Lively II è stato un fattore nella serie contro gli Oklahoma City Thunder, risultando decisivo anche in gara-6 con 12 punti, 15 rimbalzi e +26 di plus-minus uscendo dalla panchina. E dire che se oggi è un membro chiave del presente e del futuro dei Dallas Mavericks è anche per “merito” dei Thunder, che hanno messo uno zampino anche sugli arrivi di PJ Washington e Daniel Gafford alla deadline del mercato

Luka Doncic fatica a trovare le parole per descrivere l’impatto che ha avuto Dereck Lively II da quando è arrivato a Dallas. "+26 in una partita di playoff è assurdo, per di più per un rookie… Ha un potenziale incredibile, sono contento che i Mavs lo abbiano scelto al Draft". Il modo in cui i texani hanno trovato il loro lungo del futuro, però, merita di essere ricordato e approfondito perché ha davvero del rocambolesco. Innanzitutto i Mavs, che nel 2022 avevano raggiunto le finali di conference, lo scorso anno sono finiti fuori dalla zona play-in, procurandosi una scelta in Lottery che in una stagione normale non avrebbero neanche potuto immaginare di avere, visto che Luka Doncic è un perenne candidato al premio di MVP. Per potersi assicurare di tenerla, però, i Mavs avevano bisogno di finire tra le ultime 10 posizioni in classifica, motivo per cui nel finale di regular season hanno spudoratamente "tankato" (cioè perso appositamente delle partite per procurarsi il miglior posizionamento possibile ai playoff) meritandosi una multa da 750.000 dollari per "comportamento dannoso nei confronti della lega". Il risultato però è stato ottenuto, visto che anche dopo la Lottery i Mavs sono riusciti a tenersi la scelta, presentandosi alla notte del Draft con la numero 10.

Lively giustiziere dei Thunder… che sono saliti per non sceglierlo

Lively però non è stato scelto alla numero 10, ma alla 12. E quando è salito sul palco per stringere la mano al commissioner Adam Silver indossava un cappellino dei Thunder. Cosa è successo nel frattempo? I Mavericks avevano bisogno di scambiare il contrattone di Davis Bertans per liberare spazio salariale e prendere Grant Williams sul mercato dei free agent (non è andata bene, ma ci arriviamo poi), e hanno usato la loro posizione al Draft per orchestrare uno scambio, ironia della sorte, con gli Oklahoma City Thunder. La franchigia guidata da Sam Presti si è presa la 10 e il contratto di Bertans in cambio della scelta numero 12, selezionando Cason Wallace e lasciando “passare” Lively che è finito alla 12 ed era fin dall’inizio l’obiettivo dei Mavs al Draft. Non che Wallace sia un brutto giocatore, anzi ha giocato più di chiunque altro uscendo dalla panchina per i Thunder e promette di essere un membro chiave della rotazione anche negli anni a venire, ma è evidente come Lively abbia fatto la differenza in gara-6, chiudendo con 12 punti (contro i 15 di tutte le riserve di OKC), ben 15 rimbalzi (decisivi per stravincere la lotta sotto i tabelloni per 47-31) e il +26 già citato da Doncic. E già in gara-3 aveva fatto la differenza nel finale, segnando 8 dei 12 tiri liberi tentati dopo che coach Mark Daigneault aveva provato a esporre i suoi problemi dalla lunetta facendo fallo sistematico nel quarto periodo.

approfondimento

Non solo Luka&Kyrie: PJ, Jones e Lively decisivi

Non solo Lively: anche Washington e Gafford a Dallas "grazie" a OKC

Dallas e OKC si sono rese protagoniste di un altro paio di incroci di mercato anche lo scorso febbraio. I Mavs infatti hanno utilizzato il contratto del deludentissimo Grant Williams, firmato grazie alla cessione di Bertans a OKC, per orchestrare lo scambio che ha portato PJ Washington in Texas, risultando decisivo nella serie contro i Thunder. Più direttamente, invece, i Mavs hanno ceduto ai Thunder un “pick swap” nel Draft del 2028 (quindi OKC potrà prendere la scelta di Dallas se migliore) per poter avere una scelta al Draft del 2024 da cedere a Washington in cambio di Daniel Gafford, liberandosi contemporaneamente anche di Richaun Holmes e del suo contratto sgradito. Di fatto, quindi, sugli arrivi dell’intera frontline dei Mavs — Lively, Washington e Gafford — c’è lo zampino di OKC, che si è vista ritorcere contro tutte le scelte fatte. È vero che col senno di poi sono bravi tutti e, soprattutto, che il futuro di OKC rimane radioso a prescindere da questa eliminazione al secondo turno, ma è comunque curioso che le fortune dei Mavs siano arrivate grazie alla squadra che hanno poi battuto al secondo turno dei playoff.

approfondimento

Dallas rimonta OKC, chiude la serie e va in finale