Mercato NBA, i cinque obiettivi dei New York Knicks per vincere il titolo
La stagione 2023-24 dei New York Knicks è stata un successo, ma ora viene la parte difficile: fare il definitivo salto di qualità per vincere l’anello. Forti di una base consolidata, di un allenatore in odore di rinnovo e di tantissimi asset da poter spendere sul mercato, i Knicks promettono di essere una delle squadre da tenere d’occhio per l’estate, dando definitivamente la caccia al titolo
- Pur dovendo fare i conti con l’eliminazione in gara-7 per mano degli Indiana Pacers, non c’è dubbio che la stagione 2023-24 sia stata un grande successo per i New York Knicks. Le prestazioni dei ragazzi di Tom Thibodeau hanno riacceso la passione dei tifosi, che da anni aspettavano una squadra in grado di trascinare il pubblico del Madison Square Garden. Gli infortuni hanno impedito loro di fare strada, ma ora la dirigenza ha il compito di costruire una contender
- Pur avendo una squadra già competitiva, i Knicks hanno a disposizione diversi asset da poter usare sul mercato sia in termini di giocatori che di scelte al Draft per poter costruire un pacchetto allettante. Ecco quali:
- Julius Randle
- Bojan Bogdanović (contratto in scadenza)
- Sette prime scelte al Draft senza protezioni
- Quattro prime scelte al Draft protette
- Otto seconde scelte al Draft
- Già protagonista del titolo dei Denver Nuggets nel 2023, dopo essere transitato da Indianapolis sembra con le valigie in mano anche a Toronto, che probabilmente eserciterà la team option da 20 milioni sul suo contratto per cederlo nuovamente. Sarebbe l’opzione meno dispendiosa in termini di asset, visto che il contratto in scadenza di Bogdanovic e delle seconde scelte potrebbero bastare, aggiungendo un ulteriore esterno di grande versatilità e playmaking al lotto
- Il suo futuro a Cleveland è in bilico e già prima del suo passaggio ai Cavs sembrava in procinto di unirsi ai Knicks, come lui stesso era convinto che sarebbe successo nell’estate del 2022. Due anni dopo quel sogno per lui (nato vicino alla practice facility dei Knicks a White Plains) potrebbe realizzarsi, anche se il suo “fit” al fianco di Jalen Brunson è piuttosto sospetto dal punto di vista difensivo. Nella metà campo offensiva, però, sarebbero davvero inarrestabili
- Non è forte quanto Mitchell né ha la sua salute, però è un tiratore più naturale e può permettersi di giocare maggiormente senza il pallone rispetto a “Spida”, incastrandosi meglio con Brunson e Randle. Sopratutto non è altrettanto dispendioso in termini di asset visto che Chicago non vede l’ora di liberarsene, per quanto il suo contrattone sia piuttosto scomodo da inserire nei libri paga dei Knicks
- Se bisogna sognare, tanto vale farlo in grande: sia Booker che i Suns sembrano inamovibili nella loro volontà di continuare assieme, ma la finestra per vincere il titolo si sta chiudendo ogni giorno che passa e l’Est fornisce una strada molto più semplice verso le Finals rispetto all’agguerritissima Western Conference, dove i Suns non partono coi favori del pronostico. I Knicks con lui invece farebbero il salto di qualità, facendo arrivare anche una stella del calibro di Booker sul mercato della Grande Mela
- Qui siamo ben oltre il concetto di sogno, ma è chiaro che se Philadelphia e Milwaukee non dovessero dimostrare in poco tempo di poter fornire a Embiid e Antetokounmpo una squadra degna delle loro ambizioni, i Knicks potrebbero legittimamente pensare di essere nella condizione di soddisfare sia i candidati MVP che le loro squadre con gli asset a disposizione. Può sembrare poco, ma negli ultimi 20 anni è stato impossibile associare questa frase ai Knicks, e questo dice molto del lavoro che è stato fatto