NBA, Dallas perde Dereck Lively: infortunio al collo in gara-3 dopo una ginocchiata

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Nella grande serata dei Dallas Mavericks, capaci di andare sul 3-0 nei confronti dei Minnesota Timberwolves e portarsi a un passo dalle finali di conference, l’unica nota negativa è l’infortunio subito dal rookie Dereck Lively. Il lungo è stato colpito al collo da una ginocchiata di Karl-Anthony Towns in una lotta a rimbalzo, uscendo con una distorsione al collo. Il giocatore non è però nel protocollo per le commozioni cerebrarli, lasciando aperta la porta per il suo ritorno in campo

I Dallas Mavericks si sono portati a una sola vittoria dal ritorno alle NBA Finals a 13 anni dall’ultima volta, battendo i Minnesota Timberwolves per la terza volta su tre nella serie di finale a Ovest. Nella grande serata dei texani c’è solamente una nota negativa, rappresentata dall’infortunio subito dal centro Dereck Lively II. Il rookie ha infatti avuto un brutto inizio di secondo quarto, subendo prima una ginocchiata nella zona dell’inguine da parte di Karl-Anthony Towns cercando di opporsi a canestro, e poi prendendone una dolorosissima sulla nuca in una lotta a rimbalzo sempre contro il numero 32 avversario. Il colpo di frusta subito in questa seconda occasione ha costretto il giovane lungo a rimanere a terra a lungo, uscendo poi dal campo decisamente provato con il sostegno dei compagni. Lively non è più rientrato in campo per quello che i Mavs hanno definito come una distorsione al collo, mentre secondo ESPN il giocatore non è stato inserito nel protocollo per le commozioni cerebrali

Questo lascia aperta una piccola speranza di poterlo vedere in campo nella prossima partita, anche se le sue condizioni sono tutte da valutare. Non si tratta di una potenziale assenza di poco conto, visto che in questi playoff si è reso fondamentale per i Mavericks, come dimostra il suo +109 di plus-minus in 323 minuti — il quinto dato più alto di tutti la post-season dietro tre giocatori dei Boston Celtics (Jayson Tatum +135, Jrue Holiday +131 e Al Horford +129) e il lungo di Minnesota Rudy Gobert (+109).