NBA, LeBron sarà free agent? Tutto quello che c’è da sapere e cosa potrebbe succedere
La decisione definitiva non è ancora stata presa, perché James ha Tempo fino al 29 giugno per esercitare la player option che lo terrebbe a Los Angeles anche per la prossima stagione oppure per firmare un prolungamento del contratto con i Lakers. Col trascorrere delle settimane, però, l’ipotesi che LeBron si presenti sul mercato estivo da free agent si fa sempre più concreta. E in quel caso si aprirebbero scenari fino ad oggi inimmaginabili
- Nel corso della sua carriera NBA ormai più che ventennale, James si è trovato ad agire da free agent in tre occasioni. E in tutte e tre le occasioni le scelte di LeBron hanno provocato un terremoto in tutta la lega
- Da Cleveland a Miami per giocare con Wade e Bosh e, almeno nelle intenzioni, vincere “non uno, non due, non tre, non quattro, non cinque” titoli. L’annuncio della scelta arriva tramite una criticatissima diretta televisiva
- Da Miami a Cleveland, dopo quattro stagioni piene di successi ma anche molto logoranti James torna a casa. Anche in questo caso l’annuncio sconvolge l’intera NBA
- Nell’estate del 2018 James lascia Cleveland per la seconda volta, la destinazione a questo giro sono i Los Angeles Lakers
- Fondamentalmente di fronte a James ci sono cinque opzioni, ognuna delle quali porterebbe a scenari sensibilmente diversi e a conseguenze economiche differenti una dall’altra. LeBron ha tempo fino al prossimo 29 giugno per decidere
- James potrebbe esercitare la player option presente nel suo contratto e rimanere ai Lakers anche per la prossima stagione, per poi decidere cosa fare nell’estate 2025 senza alcun vincolo con la franchigia
- James potrebbe esercitare la player option per la prossima stagione e quindi allungare l’accordo con i Lakers
- James potrebbe esercitare la player option per la prossima stagione e subito dopo chiedere di essere scambiato
- James potrebbe non esercitare la player option e negoziare un nuovo accordo con i Lakers nelle vesti di free agent
- James potrebbe non esercitare la player option e diventare free agent a tutti gli effetti, per poi andare in cerca di una nuova squadra
- Dal punto di vista economico le varie opzioni sul tavolo di LeBron hanno ricadute diverse, anche se nel complesso le cifre in ballo non divergono poi di tantissimo. Il tutto considerando il fatto che il giocatore ha già fatto intendere che qualsiasi sia la sua decisione, non avrà intenzione di percepire nemmeno un centesimo in meno rispetto al massimo consentito dalle previsioni del contratto collettivo
- Nel caso, in vero abbastanza improbabile, in cui James decidesse di esercitare la player option e rimanere ai Lakers solo per la prossima stagione senza prolungare il suo contratto, lo stipendio pattuito nell’accordo originario sarebbe di 51 milioni di dollari
- L’opzione più remunerativa per James consisterebbe nel restare ai Lakers e firmare un’estensione fino al 2027 (il massimo consentito considerata la sua età) che gli frutterebbe 164 milioni di dollari complessivi
- I milioni di dollari diventerebbero 161 se James decidesse di uscire dall’accordo e negoziare un nuovo contratto con i Lakers
- Qualora optasse per la free agency, invece, James potrebbe al massimo firmare un contratto triennale da 157 milioni di dollari con un’altra squadra
- Nel caso in cui James esercitasse la sua player option per poi chiedere di essere scambiato, le squadre con i contratti giusti da scambiare e la volontà di portarsi in casa LeBron, al momento, sarebbero due
- Da nemici a amici, LeBron accanto a Curry, Green e Thompson. Gli Warriors ci hanno pensato davvero poco prima dell’ultima trade deadline e potrebbero tornare ad accarezzare di un quartetto un po’ avanti con gli anni ma suggestivo come pochi
- Doveva succedere già nel 2010, potrebbe succedere tra qualche settimana. I Knicks hanno i contratti giusti e le scelte al Draft da mettere sul tavolo e l’arrivo a New York di LeBron li renderebbe immediatamente una contender, oltre a causare un cortocircuito mediatico di dimensioni inimmaginabili
- Nel caso in cui invece James dovesse davvero decidere di diventare free agent per la quarta volta in carriera, le squadre con lo spazio salariale sufficiente sarebbero diverse, ma non tutte davvero papabili all’atto pratico
- I Sixers sono a caccia di una terza stella da affiancare a Embiid e Maxey e con James potrebbero a tutti gli effetti scalzare Boston dalla vetta della Eastern Conference. Se l’obiettivo di LeBron fosse vincere un altro titolo, Philadelphia sarebbe il posto ideale dove provarci
- Giovani, in grande ascesa e con sede in uno degli stati dall’aliquota fiscale più conveniente del paese, particolare da sempre gradito alle stelle NBA. La sfida di trascinare il nucleo giovane dei Magic ai massimi livelli, e magari al primo titolo nella storia della franchigia, potrebbe essere affascinante
- Victor Wembanyama, Gregg Popovich, la storia e la tradizione. L’ipotesi James a San Antonio è al momento remota, ma dal punto di vista delle suggestioni sarebbe a dir poco clamorosa
- Se Philadelphia rappresenta il trampolino di lancio ideale per spiccare il salto verso il 5° titolo della carriera di James, i Thunder seguono a breve distanza. A lasciare perplessi sarebbe in questo caso il contesto ambientale, forse troppo lontano dagli standard richiesti da LeBron
- Detroit, Utah, Charlotte e Toronto, in teoria, avrebbero spazio di manovra dal punto di vista salariale, ma non sembrano delle opzioni percorribili al momento per via della scarsa competitività dei roster a disposizione e della limitata esposizione dei mercati cittadini che rappresentano
- L’ultima incognita nella decisione che attende James è collegata alla più volte ribadita volontà di giocare con il figlio maggiore, che si presenta al prossimo Draft. Diverse squadre potrebbero scegliere Bronny nel tentativo di attirare LeBron, ma trovare l’incrocio giusto tra le esigenze di carriera di padre e figliopotrebbe rivelarsi complicato