I Knicks sono riusciti a prendere Mikal Bridges dai Nets, coronando il sogno di Jalen Brunson, Josh Hart e Donte DiVincenzo di riunirsi con il più importante dei loro compagni di squadra nei Villanova Wildcats campioni nel 2016. I "Nova Knicks" ora finalmente al completo danno definitivamente l'assalto ai Boston Celtics, ritagliando il ruolo ideale per Bridges
Sembrava quasi uno scherzo, invece è diventato realtà: dopo aver passato insieme due stagioni al college e aver vinto il titolo NCAA del 2016, Jalen Brunson, Josh Hart e Donte DiVincenzo potranno coronare il loro sogno di giocare insieme in NBA anche con Mikal Bridges, completando così il quartetto dei "ragazzi di Villanova". I Knicks hanno deciso di andare all-in cedendo Bojan Bogdanovic insieme a cinque prime scelte al Draft, un "pick swap" e una seconda scelta al Draft ai Brooklyn Nets per prendere Bridges e una seconda scelta al Draft, riunendo così i quattro amici che non hanno perso tempo e hanno immediatamente organizzato una chiamata di gruppo su Facetime per festeggiare lo scambio e la "reunion". I quattro hanno giocato insieme per due stagioni complete al college, nel 2015-16 (vincendo subito il titolo NCAA) e nel 2016-17, quando poi Josh Hart si è dichiarato per il Draft andando ai Los Angeles Lakers. Brunson, DiVincenzo e Bridges hanno poi rivinto il titolo NCAA nel 2018, in una squadra che poteva contare anche su altri giocatori visti (con meno successo) in NBA come Eric Paschall, Omari Spellman, Collin Gillespie e Jermaine Samuels, presentandosi poi insieme al Draft. Nessuno di loro però è stato scelto dai Knicks, che li hanno acquisiti via trade (Hart da Portland, Bridges ora da Brooklyn) o via free agency (Brunson nel 2022, DiVincenzo un anno fa) nel corso delle ultime stagioni.
Parte l'assalto a Boston: che ruolo avrà Bridges
Con questa mossa i Knicks aggiungono un giocatore come Bridges che non salta una partita dai tempi del liceo (letteralmente) e che nell'ultimo anno e mezzo a Brooklyn ha sviluppato la parte realizzativa del suo gioco, mettendone 26 di media nelle 27 partite disputate dopo lo scambio che lo ha portato da Phoenix ai Nets e 19.6 a gara nella passata stagione, aggiungendo anche 4.5 rimbalzi, 3.6 assist (massimo in carriera) con il 37.2% da tre punti su oltre 7 tentativi a partita. Bridges era però chiamato a fare fin troppo da prima opzione offensiva per i Nets, come testimoniano le scarse percentuali al tiro (52% effettivo, lui che in carriera ha anche una stagione da 64% nel 2020-21 coi Suns), ma a New York con Brunson e Julius Randle come principali focus offensivi non gli verrà richiesto di segnare 20 punti a sera, permettendogli di concentrarsi su difesa e tiro da tre punti che sono i punti forti del suo repertorio. In ogni caso con questa mossa i Knicks lanciano un segnale chiaro al resto della Eastern Conference e in particolare ai Boston Celtics, aggiungendo un eccellente difensore sugli esterni da poter opporre a Jaylen Brown e Jayson Tatum in una eventuale serie di playoff.