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NBA, Jalen Brunson sempre più leader dei Knicks: ora sarà anche capitano della squadra

NBA

A New York non nominavano ufficialmente un capitano per la squadra da sei anni, e l’onore viene ora riservato a Jalen Brunson. L’ex Dallas, diventato un autentico idolo per il Madison Squadre Garden nell’arco di sue sole stagioni, entra quindi in una lista che comprende, tra gli altri, Carmelo Anthony, Patrick Ewing e Walt Frazier. I Knicks, dalla prossima stagione, saranno quindi sempre più la sua squadra

JALEN BRUNSON: UNA STELLA NBA SU LINKEDIN

 

Quando, nell’estate del 2022Jalen Brunson decideva da free agent di firmare con i Knicks, la scelta sembrava subito dettata da motivazioni d’affetto ancor prima che tecniche. La presenza del padre Rick nel coaching staff e un rapporto privilegiato con Leon Rose, ex agente e dal 2020 presidente della franchigia, rappresentavano senza dubbio elementi di peso, così come il fascino del Madison Square Garden. A due anni di distanza, però, anche dal punto di vista tecnico il matrimonio tra Brunson e New York si è rivelato più che felice. Due stagioni molto positive, in cui i Knicks sono tornati a essere competitivi, hanno solidificato un rapporto che già appariva ben avviato nelle premesse. E l’ex Dallas è stato senza dubbio l’uomo simbolo della squadra guidata da Tom Thibodeau, in campo come fuori dal parquet. In campo con prestazioni a dir poco leggendarie, soprattutto ai playoff, e fuori con la scelta di rinnovare subito il contratto con New York, concedendo alla franchigia una sorta di “sconto” quantificabile in circa 100 milioni di dollari rispetto a quanto avrebbe potuto chiedere se avesse aspettato fino all’estate 2025.

I sacrifici di Brunson e la ricompensa dei Knicks

I tanti sacrifici di Brunson sul parquet, dove in queste ultime due stagioni non si è davvero mai risparmiato, e quello economico collegato al nuovo contratto appena firmato hanno finito col ribadire come il legame tra giocatore e franchigia sia davvero di quelli speciali. E ora è la franchigia stessa a riconoscerlo, concedendo a Brunson un onore non da poco. Il regolamento NBA, infatti, non prevede che ogni squadra debba necessariamente nominare un capitano e, anche se quasi tutte lo fanno, a New York l’ultimo a essere investito nel ruolo era stato Lance Thomas nella stagione 2018-19. Da allora i Knicks non avevano più avuto un leader riconosciuto formalmente, ma questa lunga assenza è destinata a terminare dalla prossima stagione. Brunson, che ha ricevuto l’investitura ufficiale nella giornata di ieri, entra quindi in una lista che vede, tra gli altri, i nomi di Carmelo Anthony, Patrick Ewing, Willis Reed e Walt Frazier

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