La sfortuna e i tanti infortuni (da Dejounte Murray a Zion Williamson) non sono bastati a salvare il posto di lavoro del n°1 del front office dei Pelicans, licenziato dalla franchigia al termine del suo sesto anno in carica. Negativo, in termini di vittorie (209) e sconfitte (263) il suo bilancio. E ora in Lousiana si guarda già avanti, con un "figliol prodigo"...
Dai sei stagioni David Griffin era l'uomo che prendeva le decisioni in casa Pelicans. E nelle ultime sei stagioni, la squadra di New Orleans è arrivata soltanto due volte ai playoff, senza mai riuscire a superare il primo turno. Il record totale - 209 vittorie, 263 sconfitte, 61 delle quali arrivate quest'anno, in una stagione chiusa con il 4° bilancio di tutta la lega - non è un record positivo, e a pagarlo per primo è stato quini proprio il presidente delle basketball operations dei Pelicans, licenziato dalla franchigia nelle scorse ore. Due, soprattutto, le mosse di mercato che hanno contraddistinto il "regno" di Griffin in Lousiana: la decisione (a dire il vero forzata dallo stesso giocatore, in "sciopero" per settimane) di scambiare Anthony Davis ai Los Angeles Lakers, in cambio di Lonzo Ball, Brandon Ingram e Josh Hart (nessuno più oggi a New Orleans) più scelte, e quella di scegliere con la prima chiamata al Draft 2019 Zion Williamson, da Duke. Una scelta, quest'ultima, obbligata, e senza dubbio da fare, ma sulla cui valutazione incidono i tanti problemi fisici avuti nel corso degli anni dall'ex Blue Devil, che ne hanno fortemente limitato l'impatto e l'ascesa a potenziale "faccia" della lega.
Un candidato forte a sostituirlo: Joe Dumars
E per un dirigente di alto livello che abbandona la Lousiana, ce n'è probabilmente un altro - con grandi legami con lo stato - pronto a succedergli. Sono infatti insistenti le voci che vorrebbero l'ex leggenda dei Detroit Pistons, due volte campione NBA, Joe Dumars - che in Lousiana ci è nato - pronto a lasciare il suo attuale posto di vice presidente esecutivo a capo delle basketball operations della lega per sostituire Griffin alla guida dei Pelicans.
