Le Olimpiadi di Parigi hanno mostrato la versione peggiore di Jamal Murray, irriconoscibile al suo debutto ufficiale con la nazionale canadese e uno dei principali imputati per l’eliminazione ai quarti contro la Francia. Il presidente dei Denver Nuggets Josh Kroenke ha ammesso che Murray non era al 100%, e il rinnovo di contratto al massimo salariale annunciato a inizio estate al momento è fermo
Se il 2023 era stato per Jamal Murray un anno spettacolare, vincendo il primo titolo della sua carriera, il 2024 è stato tutt’altro che positivo. Dopo aver faticato per tutta la regular season a trovare il suo ritmo, ai playoff le sue cifre e le sue prestazioni sono crollate, superando a malapena i 20 punti a partita e il 40% al tiro. Il suo talento gli ha permesso di realizzare due canestri della vittoria nella serie contro i Los Angeles Lakers, ma il canadese è stato uno dei principali imputati per l’eliminazione al secondo turno subita per mano dei Minnesota Timberwolves, in particolare per una gara-7 dai due volti: eccezionale nel primo tempo con 24 punti, deficitaria nel secondo con appena 11 e 1/7 da tre punti. Il momento negativo di Murray si è poi allungato anche alla sua prima esperienza con la nazionale canadese, disputando un torneo olimpico troppo brutto per essere vero: 6 punti di media tirando col 29% dal campo, il 14.3% da tre punti e una media di 2.3 palle perse a partita (la più alta della squadra) pur uscendo dalla panchina alle spalle di Shai Gilgeous-Alexander e Dillon Brooks. Quello che doveva rappresentare un lusso per il Canada — eliminato ai quarti dalla Francia con appena 7 punti e 3/13 al tiro da parte di Murray — si è rivelato una zavorra, e ad ammettere come Murray non fosse ai suoi livelli è stato anche il presidente dei Denver Nuggets Josh Kroenke: "Quando giochi contro i migliori al mondo, che si tratti dei playoff NBA o delle Olimpiadi, sai che devi affrontare il meglio del meglio. E se non sei al 100% ma vuoi comunque andare in campo, devi trovare il modo di resistere come ha provato a fare Jamal… So per certo che non era al 100%. C'è ancora una certa distanza dal rivedere il Jamal che realizzava triple doppie alle finali NBA".
Estensione di contratto ferma: Denver cerca cautele?
I Nuggets sono evidentemente convinti che Murray a soli 27 anni abbia ancora tutto il tempo per tornare il giocatore che ai playoff cambiava marcia diventando immarcabile, motivo per cui a inizio mercato nessuno ha battuto ciglio quando è uscita la notizia dell’estensione di contratto da 208.5 milioni in quattro anni accordata tra le parti. Al momento però il rinnovo non è stato ancora finalizzato e firmato, con l’idea di aggiornarsi dopo le Olimpiadi per delinearne tutti i dettagli — probabilmente legati proprio alle condizioni fisiche del canadese, nei confronti dei quali Denver vuole cautelarsi se le cose dovessero peggiorare alla soglia dei 30 anni.