Olimpiadi, Jamal Murray e un torneo fin qui deludente: il Canada vola anche senza di lui

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Il Canada, insieme alla Germania, ha ribadito il suo ruolo di primo sfidante agli Stati Uniti, grandi favoriti del torneo. Fin qui, però, i canadesi hanno dovuto fare i conti con un Jamal Murray quasi irriconoscibile. La stella dei Nuggets, tra i protagonisti più attesi a Parigi 2024, sembra la brutta copia del giocatore più volte decisivo ai playoff in NBA. I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono in diretta su Eurosport, con 10 canali a disposizione degli abbonati Sky

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In un torneo corto come quello delle Olimpiadi, dove ogni canestro conta e una serata storta può costare carissima o essere addirittura decisiva, conta tantissimo l’abitudine a giocare partite ad alta tensione. In particolare se si punta a portare a casa una medaglia, avere a disposizione giocatori che quelle partite le hanno vissute, e magari vinte, è fondamentale. E il Canada, non ci sono dubbi, è arrivato a Parigi con tutta l’intenzione di mettersi al collo una medaglia. Ecco perché Jamal Murray, la stella con più esperienza ai playoff, nonché l’unico nel roster canadese a portare al dito un anello di campione NBA, era atteso come l’elemento chiave della squadra. Una squadra di cui non aveva fatto parte ai Mondiali dell’anno scorso, da lui saltati per un infortunio e conclusi dal Canada con uno storico terzo posto.

Playoff Murray: fin qui non pervenuto

C’è una caratteristica per cui Murray è conosciuto e apprezzato in tutta la NBA: la sua capacità di alzare il livello delle sue prestazioni quando si gioca per vincere davvero. Le sue medie ai playoff in carriera(24.9 punti e 6.2 assist di media a partita, tirando con il 45.9% dal campo), d’altronde, sono nettamente migliori di quelle tenuta in regular season (17.5 punti e 4.5 assist di media a partita, tirando con il 45.2%). La stella dei Nuggets, insomma, è il classico giocatore che si esalta quando i tiri pesano e le difese avversarie si fanno più spietate. Fin qui, però, quello sceso in campo nelle tre gare del girone di qualificazione è sembrato un lontano parente di quel giocatore. Con 5.7 punti e 4.7 assist di media, il 33.3% dal campo e un disastroso 1/10 complessivo da tre, Murray è stato la grando delusione di una squadra per il resto quasi perfetta. E in vista della sfida ai quarti in programma domani, che vedrà il Canada impegnato contro i padroni di casa della Francia, la speranza di coach Jordi Fernandez e dei compagni di squadra è quella di ritrovare il miglior Murray. Perché per arrivare alla zona medaglie ci sarà bisogno anche di lui.

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