La sua carriera - condizionata in maniera irrimediabile dall'infortunio al ginocchio subito ai playoff 2012 - lo ha visto essere rookie dell'anno al suo ingresso nella lega, tre volte All-Star ma soprattutto il più giovane MVP nella storia della lega, a soli 22 anni. Ora Derrick Rose rende ufficiale il suo ritiro, e dice: "Non cambierei niente di tutto ciò che mi è successo nella mia vita: mi ha reso la persona che sono oggi"
LA LETTERA D'AMORE AL BASKET DI D-ROSE | LE REAZIONI DELLE SUE SQUADRE
Preceduto di poche ore da un video enigmatico, l'annuncio ora è arrivato: Derrick Rose ha deciso di ritirarsi dalla pallacanestro giocata. "Il mio prossimo capitolo mi vedrà inseguire nuovi sogni e condividere con gli altri la mia crescita personale", ha raccontato l'ex giocatore dei Chicago Bulls (l'ultimo anno in campo con la maglia dei Memphis Grizzlies) a "The Athletic". "Credo che il vero successo stia nel diventare la persona che sei destinata a essere: ora voglio mostrare al mondo intero che il mio impatto va oltre la pallacanestro". Di certo, però, sui 28x15 di un campo da basket Derrick Rose ha entusiasmato, fin dai tempi del liceo nella sua Chicago (alla Simeon Academy), poi al college a Memphis (a un passo dal titolo NCAA 2008) e poi nella NBA. Rookie dell'anno al suo ingresso nella lega nel 2008-09 con i Bulls, nel 2011 è stato votato MVP NBA, diventando così il più giovane giocatore di sempre a ricevere quest'onore. Ma al primo turno di playoff del 2012, l'infortunio al ginocchio (legamenti) che ha finito per condizionare la sua carriera: "Bello o brutto, ognuno ha nella sua vita un momento in cui dice 'Cosa sarebbe potuto succedere se...'. Ma anche se potessi - afferma Rose - io non cambierei niente della mia vita, perché mi ha reso la persona che sono oggi".
MVP a Chicago, poi anche altre sei squadre
Dopo l'avventura nella squadra della sua città, Chicago, Rose ha giocato anche per New York e Cleveland prima di risuscitare la sua carriera a Minnesota, con i Timberwolves, e poi a Detroit. L'anno scorso l'avventura (breve e sfortunata) a Memphis, città dove aveva giocato al college. Ora arriva il ritiro, che chiude una carriera che l'ha visto meritarsi per tre volte la convocazione all'All-Star Game (oltre ai premi di matricola dell'anno e di MVP NBA). In carriera ha tenuto medie di 17.4 punti e 5.2 assist in 723 gare di regular season, cifre ancora più alte nel suo periodo d'oro ai Bulls (19.7 punti e 6.2 assist). A 35 anni sceglie di dire basta, come aveva fatto intuire dal video che potete vedere qui sotto, pubblicato nelle scorse sui suoi account social e circolato molto online.