Dopo un inizio di stagione discreto e reduce da cinque giorni di stop precauzionale per gli ormai immancabili problemi alla schiena, Ben Simmons è tornato in campo nella notte. I suoi Nets hanno perso a Boston dopo un tempo supplementare e l’ex Sixers è partito dalla panchina per la prima volta in stagione. Lle sue reali condizioni di salute e il suo futuro a Brooklyn, intanto, rimangono un mistero
Considerati precedenti delle ultime tre stagioni, l’avvio di regular season di Ben Simmons era stato fin qui tutto sommato discreto. L’ex Sixers aveva saltato solamente due delle prime otto partite disputate da Brooklyn, rimanendo fermo a scopo precauzionale in entrambi i casi trattandosi di gare che arrivavano nella seconda sera di un back-to-back. Con i suoi 6.1 punti, 6 rimbalzi e 6.4 assist di media in 24.8 minuti giocati a partita, Simmons aveva dato un contributo alla partenza comunque positiva dei Nets. Non a caso, contrariamente a quanto avvenuto fin dal suo arrivo a Brooklyn nel settembre del 2022, l’australiano era stato un punto fermo nello starting five della squadra. Una situazione che però è cambiata poco prima della partita di Boston giocata nella notte.
Di nuovo la schiena, di nuovo dalla panchina
Alle prese con un minutaggio forzatamente ristretto, misura cautelativa adottata per tutelarne al meglio le condizioni fisiche, durante la scorsa stagione Simmons aveva più volte ribadito di non gradire il fatto di partire dalla panchina. Questo non ha impedito a coach Jordi Fernandez di toglierlo dal quintetto iniziale mandato in campo nella sfida ai Celtics. Simmons, reduce da cinque giorni di riposo dopo non aver giocato l’ultima gara contro Memphis, è così partito per la prima volta in stagione tra le riserve. Il suo apporto nella sconfitta 108-104 arrivata dopo un tempo supplementare, è stato abbastanza marginale: 8 punti, 8 assist e 6 rimbalzi in 27 minuti giocati. Con Nic Claxton al suo posto nello starting five, poi, i Netssono sembrati meglio assortiti e, forse non a caso, se la sono giocata fino alla fine con i campioni in carica. Il futuro di Simmons a Brooklyn, quindi, tra problemi fisici che incombono come una spada di Damocle e prestazioni di certo non all’altezza del suo curriculum, pare ancora incerto. Il contratto che lo lega alla franchigia scade il prossimo giugno e, al momento, l’ipotesi più probabile è che l’ex prima scelta al Draft del 2016, che in estate ha compiuto 28 anni, possa pensare di provare a ripartire da capo con un’altra maglia.