Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Cade Cunningham e Jaden Ivey: Detroit potrebbe aver trovato la coppia del futuro

NBA
©IPA/Fotogramma

L'anno scorso i Pistons vinsero due delle prime tre partite di campionato per poi perderne 28 in fila, la striscia negativa più lunga di sempre in una singola stagione nella storia della NBA. Chiuserò la stagione con 14 successi e 68 ko, e il peggior record di lega. Ora invece, dopo aver iniziato l'annata 0-4, hanno vinto quattro delle ultime sette gare e la loro coppia di guardie sembra pronta a regalare parecchie soddisfazioni ai tifosi di Motown

Quattro vittorie in undici gare disputate non è un risultato che possa giustificare trionfalismi eccessivi, ma a Detroit lo scorso anno hanno dovuto attendere metà gennaio per raggiungere lo stesso obiettivo – e le sconfitte non erano 7, come oggi, bensì già 36. Per questo in casa Pistons – oggi decimi a Est, addirittura in posizione play-in – c’è chi, sottovoce, inizia a manifestare un po’ di ottimismo: la squadra, forse, si sta muovendo nella giusta direzione. Di certo questo vale per due giocatori agli ordini di coach Bickerstaff: Cade Cunningham e Jaden Ivey. Non che da loro non ci si aspettassero certi risultati, visto le chiamate al Draft (la prima assoluta per Cunningham nel 2021, la quinta per Ivey l’anno successivo) spese per assicurarseli. E dietro alle prime vittorie dei Pistons c’è proprio l’emergere prepotente di questi due ragazzi. Contro Lakers, Hornets e Hawks, Cunningham ha messo in fila tre triple doppie consecutive (17/11/11 contro L.A., 20/10/10 contro gli Hornets, 22 punti, 13 assist e 11 rimbalzi contro gli Hawks) mentre Ivey al suo terzo anno nella lega è ai suoi massimi in carriera per punti (18.5) e rimbalzi (4.5) e non ha mai tirato così bene, tanto dal campo (45.7%) quanto dall’arco (37.0% su cinque triple a sera). 

Seguendo la loro leadership, dopo le prime 4 sconfitte per iniziare la stagione Detroit ha collezionato 4 successi nelle ultime 7 gare compreso l’ultimo ko di soli due punti contro Houston, con più di un’occasione nel finale per poter anche vincere la partita. E se la produzione di punti per Cunningham (top scorer dei Pistons con 22.8 a sera) è praticamente identica a quella dello scorso anno (22.7), l’ex Oklahoma State è però ai suoi massimi in carriera per assist (8.2) ma soprattutto rimbalzi (7.2), area in cui è cresciuto tantissimo. Solo 23 anni appena compiuti Cunningham, ancora da compiere per Ivey, forse Detroit ha trovato la coppia dietro a cui affidare il tentativo di tornare ai piani alti NBA: con la speranza che Simone Fontecchio sia un altro punto fermo di un progetto che inizia ad apparire interessante. 

intervista

Simone Fontecchio sul via della stagione ai Pistons