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NBA, Simone Fontecchio presenta la sfida ai Brooklyn Nets: LIVE su Sky Sport NBA

NBA
©Getty

Primo passaggio in onda su Sky Sport per i Detroit Pistons di Simone Fontecchio, impegnati sul campo dei Brooklyn Nets in diretta su Sky Sport NBA. L’unico giocatore italiano in NBA ha presentato la sfida in esclusiva per Sky Sport, parlando anche del suo inizio di stagione, del suo ruolo in squadra e dei miglioramenti dei suoi compagni di squadra

IL TABELLINO

È un weekend decisamente newyorkese per i Detroit Pistons. Dopo aver giocato e perso in casa contro i Knicks nella notte tra venerdì e sabato, per la squadra di Simone Fontecchio il prossimo impegno è nella Grande Mela, più precisamente al Barclays Center di Brooklyn contro i Nets. Una squadra che, pur senza avere grandi individualità, non sta sfigurando in queste prime settimane di regular season, giocando una pallacanestro a forte trazione offensiva che ha sorpreso anche diverse squadre di rilievo. Sarà quindi uno scontro interessante quello con i Detroit Pistons, in una partita da seguire in diretta alle 21.30 su Sky Sport NBA con il commento di Flavio Tranquillo e Matteo Soragna. A presentarla in esclusiva per Sky Sport è stato proprio Fontecchio, che ai nostri microfoni ha spiegato anche come è cambiato l'ambiente e il suo ruolo all'interno dei Pistons, in questo inizio di stagione difficile al tiro (35% dal campo e 33% da tre) ma in cui è reduce dalla sua miglior prestazione, realizzando 12 punti contro i Knicks.

I Nets sono partiti con due sconfitte ma poi si sono ripresi, battendo Milwaukee, Memphis e Chicago e perdendo contro Denver solo dopo un supplementare. Che partita ti aspetti?

"Sicuramente in trasferta non è mai facile, quindi ci sarà da andare in campo agguerriti. Quello non è un campo semplice: sono una squadra che gioca ad alto ritmo e cerca di correre tanto. Noi stiamo cercando di imporre il nostro stile di gioco, che è quello di essere molto aggressivi, di imporre la nostra pallacanestro, e di non permettere a nessun'altra squadra di combattere e lottare più di noi. Quindi cercheremo di farlo anche domenica".

 

La regular season è iniziata solo da due settimane, ma che bilancio fai fino a questo momento? Hai trovato qualcosa di diverso rispetto a dove avevi lasciato i Pistons lo scorso anno?

"Sicuramente è molto diverso: c’è un ambiente diverso, c'è una positività che sicuramente quando sono arrivato l'anno scorso a febbraio era difficile da trovare avendo vinto solo 7-8 partite. C'è uno slancio maggiore, c'è tanta voglia da parte di tutti i ragazzi di fare bene e di fare meglio dell'anno scorso, quindi c'è un ambiente molto positivo".

 

Avete anche un nuovo allenatore in JB Bickerstaff: cosa ti chiede di diverso rispetto a Monty Williams lo scorso anno?

"Il mio ruolo sicuramente è cambiato. L'anno scorso in corsa avevo veramente tanti minuti, tanta palla a disposizione e tante occasioni. Adesso parto dalla panchina, è un po' diverso, però alla fine mi chiede di fare le cose che ho sempre fatto da quando sono arrivato in NBA: tirare, difendere forte, aiutare la squadra a rimbalzo. Cose semplici ma che poi fatte costantemente alla fine fanno la differenza".

 

Internamente che obiettivo vi siete dati per questa stagione?

"Onestamente non ne abbiamo neanche parlato, siamo concentrati semplicemente sul fatto di non permettere a nessuno di lottare, di essere più aggressivi di noi ogni volta che scendiamo in campo. Vogliamo imporre la nostra pallacanestro ed essere competitivi in tutte le partite. Poi a fine anno faremo il bilancio".

 

Avete una squadra molto giovane: hai ritrovato qualcuno dei compagni più giovani che ti ha sorpreso rispetto a come lo avevi lasciato l'anno scorso e come si è invece ripresentato dopo al training camp, o comunque all'inizio di stagione?

"Devo dire che sono tutti cresciuti durante l’estate. Essendo molto giovani hanno tanto margine di miglioramento e hanno fatto quasi tutti durante uno step in avanti. Jaden Ivey, lo stesso Cade Cunningham, tutti quanti. Quindi è una cosa bella per me vederli crescere e migliorare anche partita dopo partita".

 

Ultima domanda, visto che avete affrontato New York e poi andate Brooklyn, tu preferisci la tradizione Madison Square Garden oppure Barclays Center, che è nuovo di zecca?

"Tutta la vita il Madison Square Garden, non c'è paragone. È l'arena più bella del pianeta e non me ne voglia il Barclays Center, che è un'arena molto bella, nuova, assolutamente, però non c'è paragone".