Il nome della superstar dei Mavericks va ad aggiungersi a quelli di Mike Conley e Bobby Portis in NBA ma anche a quelli di Patrick Mahones, Travis Kelce e Joe Burrows nella NFL. Sportivi, ricchi e famosi, che sono finiti nel mirino di quella che l'FBI sospetta essere una rete di criminali sud-americani capaci di organizzare i loro colpi attraverso l'uso di sofisticatissime tecnologie
Non bastasse l'infortunio riportato a Natale nella gara contro Minnesota (stiramento al polpaccio sinistro e almeno un mese di stop per lui), Luka Doncic vede la sorte accanirsi contro di lui. La star slovena dei Mavs infatti, nella notte di venerdì 27 dicembre, ha visto la visita dei ladri nella sua abitazione di Dallas, quando fortunatamente né il giocatore né la sua famiglia erano in casa. Di circa 30.000 dollari (prevalentemente gioielli) il bottino del colpo, l'ultimo di una serie di furti che hanno colpito tantissimi campioni sportivi. In NBA prima di Doncic era toccato a metà settembre a Mike Conley a Minneapolis (mentre la point guard dei T'Wolves era allo stadio a vedere una partita NFL dei Vikings) e a Bobby Portis a inizio novembre a Milwaukee. Ma lo stesso, amaro destino è toccato anche al quarterback dei Kansas City Chiefs Patrick Mahomes e al suo compagno di squadra Travis Kelce (a ottobre), così come al quarterback di Cincinnati Joe Burrows una ventina di giorni fa. Un trend che fa preoccupare le autorità, e che - secondo fonti NBA - l'FBI avrebbe messo in correlazione all'attività di una rete di criminali di origine sud-americana capaci di utilizzare tecniche sofisticatissime (tra cui l'uso di droni) per ottenere tutte le informazioni necessarie a mettere a segno i loro colpi.