Come anticipato da Shams Charania di ESPN e confermato dalle due squadre, i Los Angeles Lakers hanno raggiunto un accordo con i Brooklyn Nets per acquisire l’ala Dorian Finney-Smith e la guardia Shake Milton. In cambio ai Nets vanno D’Angelo Russell (già All-Star a Brooklyn nel 2018-19), Maxwell Lewis e tre seconde scelte al Draft
Sembrava che Dorian Finney-Smith fosse destinato a vestire la maglia dei Memphis Grizzlies, invece il suo futuro è gialloviola. Come anticipato dal giornalista Shams Charania di ESPN e confermato ufficialmente dalle due squadre, i Los Angeles Lakers hanno raggiunto un accordo con i Brooklyn Nets per acquisire l’ala ex Dallas insieme alla guardia Shake Milton. In cambio ai Nets vanno D’Angelo Russell, Maxwell Lewis e tre seconde scelte al Draft (2027, 2030 e 2031), senza quindi intaccare il tesoretto di prime scelte a disposizione della dirigenza guidata da Rob Pelinka. Una mossa a sorpresa che permette a LeBron James e compagni di aggiungere profondità, flessibilità e difesa nelle posizioni di ala, pur privandosi di un portatore di palla come Russell che aveva avuto (almeno inizialmente) un buon impatto in uscita dalla panchina. L’arrivo di uno come Finney-Smith — che ha vissuto ottime annate al fianco di Luka Doncic ai Dallas Mavericks — permette però di sgravare un po’ di responsabilità difensive dalle spalle di James e di Rui Hachimura, dando a coach JJ Redick un tiratore da 43.5% da tre punti su oltre cinque tentativi a partita in questa stagione, la miglior percentuale della carriera. Non è da sottovalutare anche l’aggiunta di Shake Milton, che ha disputato già 27 partite in stagione per i Nets uscendo dalla panchina per 7.4 punti e 2.4 assist di media con ottime percentuali specialmente al tiro pesante (39% su 2.7 tentativi a partita).
Russell torna ai Nets, finisce il secondo ritorno ai Lakers
Per D’Angelo Russell si conclude così la sua seconda esperienza ai Lakers, curiosamente nello stesso modo in cui era finita la prima, cioè con una cessione a Brooklyn. “D-Lo” era stato scambiato nell’estate del 2017 appena 21enne dai Lakers guidati da Magic Johnson, vivendo due buonissime stagioni in maglia Nets tra cui quella del 2018-19 che gli è valsa anche la sua unica convocazione all’All-Star Game. Da lì in poi il passaggio a Golden State e successivamente a Minnesota lo ha riportato a Los Angeles nel 2022, dove ha disputato le ultime due stagioni e mezza. Quest’anno però stava giocando pochissimo (appena 26 minuti di media, minimo dal suo terzo anno in NBA) per soli 12.4 punti di media (peggiore anche del suo anno da rookie) perdendo sempre più considerazione da parte di Redick. Lewis invece ha visto pochissimo il campo da quando è stato scelto dai Lakers con la numero 40 nel Draft del 2023: solo 41 presenze in tutto per 3.2 minuti di media in carriera, di cui appena 7 presenze quest’anno senza mai giocare più di 9 minuti. Il vero costo sono le tre seconde scelte cedute dai Lakers, che in compenso guadagnano un po’ di flessibilità salariale (ora hanno 3.5 milioni di dollari di spazio sotto il secondo apron) e potranno rifirmare Finney-Smith in estate se deciderà di non esercitare l’opzione da 15.4 milioni in suo favore per il prossimo anno. Il contratto di Milton è invece in team option non garantita per 3 milioni il prossimo anno e per 3.3 milioni in quello successivo.