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NBA, Durant fa la storia: supera 30.000 punti in carriera, solo sette giocatori come lui

NBA

Nella notte i suoi Suns hanno subito l’ennesima, dolorosa sconfitta di una stagione complicata, ma Kevin Durant ha comunque vissuto una serata speciale. Con i 34 punti segnati ai Grizzlies il veterano ha superato quota 30.000 in carriera, diventando solamente l’8° giocatore nella storia della NBA a superare quel traguardo. E a fine partita Ja Morant l’ha omaggiato regalandogli il pallone 

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Il cronometro della partita diceva che c’erano ancora 1 minuto e 11 secondi da giocare nel 3° quarto, quando Kevin Durant si presentava in lunetta per due liberi. Il 2/2, consuetudine consolidata ormai da ormai quasi vent’anni di basket giocato, regalava alla stella dei Suns un traguardo storico: i 30.000 punti in carriera. Per superare quella soglia, impresa riuscita in precedenza a soli 7 giocatori nella storia della NBA, a Durant sarebbero bastati 26 punti. L’ex Nets e Warriors ne ha segnati 34 e, anche se non sono bastati per evitare la sconfitta a Phoenix nella gara casalinga contro Memphis, subito dopo il libero del punto numero 30.000 in carriera e alla sirena finale sono arrivate le ovazioni del pubblico di casa e anche l’omaggio degli avversari per una serata storica.

Con LeBron, Kareem, Jordan e gli altri

La lista è da brividi: LeBron James, Kareem Abdul-Jabbar, Karl Malone, Kobe Bryant, Michael Jordan, Dirk Nowitzki e Wilt Chamberlain. Sono questi i membri del club in cui Durant è entrato dopo aver superato quota 30.000 punti, un club frequentato solo da autentiche leggende del gioco. E anche per questo, al termine della gara, Ja Morant ha voluto omaggiare l’avversario dandogli in mano la palla con cui si è giocata la partita, in modo che KD potesse conservarla come cimelio a ricordo di un traguardo eccezionale. Nell’intervista del dopo gara Morant ha poi spiegato che lo stesso Durant, con ogni probabilità infastidito dalla sconfitta dei suoi Suns, l’ha ringraziato ma gli ha anche detto che non gli importava poi molto del record. Eppure, a prescindere dalle dichiarazioni a caldo, Durant, forse l’attaccante più letale nella storia della NBA contemporanea, è ormai entrato nell’Olimpo del basket e dello sport senza se e senza ma.