"Un errore in buona fede", sostiene il suo agente. "Ha assunto una sostanza chiamata Tramadol convinto di prendere una compressa di Toradol, regolarmente ammessa". Ma la NBA applica il suo regolamento e ora i Milwaukee Bucks dovranno fare a meno della loro ala quasi fino al termine della stagione regolare
Una bruttissima notizia - in una stagione già non facile - si abbatte sui Milwaukee Bucks: la lega ha sospeso per violazione delle sue politiche di doping Bobby Portis per 25 gare. Con un messaggio quasi contemporaneo all'uscita della notizia, il suo agente Mark Bartelstein ha immediatamente dato la sua versione dell'incidente: "Il mio cliente ha assunto una sostanza proibita, il Tramadol, convinto di assumere il Toradol, che invece è ammesso per lenire dolori e infiammazioni tra gli sportivi". E il Tramadol - continua Bartelstein - "dalla scorsa primavera è stato inserito tra le sostanze proibite". Per l'agente di Portis, quindi, si è trattato "di un errore onesto", in buona fede, diremmo noi, ma l'ultima dichiarazione di Bartelstein esprime anche il disappunto e la delusione "per la scelta della NBA di interpretare in maniera così restrittiva e rigida il regolamento". Di fatto questa sospensione mette fine alla stagione regolare di Portis: i Bucks al momento hanno giocato 53 partite e nelle prossime 25 dovranno fare a meno della loro ala. Resterebbero poi le ultime quattro di regular season, per provare a riprendere il ritmo di gioco, prima dei playoff, che al momento Milwaukee disputerebbe come testa di serie n°5 a Est. Ma ora senza Portis - 13.7 punti e 8.3 rimbalzi di media, rispettivamente sesto e secondo tra i giocatori in uscita dalla panchina - il cammino dei Bucks si fa più duro.