La sua prima da ex l’ha vissuta osservando i nuovi compagni perdere contro quelli vecchi, ma ai margini della vittoria dei Lakers sui Mavs dell’altra notte Anthony Davis ha comunque voluto dare la sua versione dei fatti rispetto alla clamorosa trade che lo scorso 2 febbraio l’ha portato a Dallas in cambio di Luka Doncic. E parlando con il ‘Los Angeles Time’, Davis si è detto poco convinto dalle spiegazioni che gli sono state date solo a cose fatte
La prima da ex di Anthony Davis non è certo andata come sperava, perché l’altra notte alla Crypto.com Arena il lungo ora ai Mavs ha dovuto osservare la sua nuova squadra perdere contro la vecchia senza poterci fare nulla. Fermo a causa dell’infortunio maturato al suo esordio con Dallas, a Davis è toccato assistere da bordo campo al trionfo di Luka Doncic, ovvero il giocatore per cui lui è stato scambiato lo scorso2 febbraio, autore di una tripla doppia nella vittoria per 107-99 dei Lakers. Il dispiacere per la sconfitta è stato in parte mitigato dalla calorosa accoglienza riservatagli dai tifosi di casa, culminata nel video-tributo mandato sugli schermi del palazzetto prima della partita. Un omaggio, quello dei Lakers, che Davis ha dichiarato di aver apprezzato molto, ma che non gli ha impedito di tornare sulla trade di oltre tre settimane fa e di togliersi il più classico dei sassolini dalla scarpa.
La versione di AD
Intervistato dal ‘Los Angeles Times’, Davis ha infatti voluto raccontare la sua versione delle fasi convulse che hanno portato allo scambio tra Mavs e Lakers. “[I Lakers] volevano chi volevano e hanno fatto ciò che dovevano fare” ha dichiarato AD, “per me si tratta di acqua passata e ora mi interessa solo ciò che riguarda la mia nuova squadra e quello che succede a Dallas”. In apparenza, quindi, il grande ex non prova alcun risentimento nei confronti della dirigenza gialloviola, ma la sua delusione filtra dal racconto di qui momenti complicati. “A informarmi della trade è stato Rob Pelinka con una telefonata dopo la partita vinta a New York sul campo dei Knicks e io subito dopo ho chiamato LeBron”. Stando a Davis, però, la versione reale di quanto successo non gli è mai stata raccontata: “Tutti dicono che non ne sapevano nulla e altre str***ate del genere, ma io davvero non ci credo”. Nonostante tutto, però, i Lakers per Davis rappresentano il passato: “Lo shock è durato tutta la notte dopo l’ufficializzazione della notizia, ma ora è tutto alle spalle e sono concentrato solamente sul recupero dal mio infortunio”.