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NBA, addio Oliver Miller: l'ex centro aveva 54 anni ed era malato di cancro

NBA
©Getty

Il mondo della NBA piange la scomparsa dell’ex giocatore Oliver Miller, centro di culto degli anni 90’ dopo una grande carriera universitaria ad Arkansas. Scelto al Draft nel 1992, ha giocato per sei squadre in NBA ed è passato anche per l’Europa e gli Harlem Globetrotters. Noto per le sue dimensioni gigantesche, era malato di cancro

Chi ha seguito la NBA negli anni ’90, e ancor di più il mondo del college basket a cavallo di ’80 e ’90, sicuramente non potrà essersi dimenticato di Oliver Miller. Soprannominato “The Big O” per le gargantuesche dimensioni del suo corpo (ben più di 130 chili per un giocatore appena sopra i 2 metri quando era in forma, lievitando verso quota 170 nei momenti peggiori), Miller è scomparso all’età di 54 anni, come hanno annunciato diversi ex compagni di squadra e la National Basketball Retired Players Association. La causa della morte non è stata resa nota, anche se la sua alma mater di Arkansas aveva rivelato durante un evento per onorare la squadra del 1990 che era malato di cancro. Proprio ad Arkansas Miller ha fatto la storia, aiutando la squadra allenata da Nolan Richardson a raggiungere le Final Four nel 1989-90 prima di perdere contro Duke, passando poi in NBA con la scelta numero 22 del Draft del 1992 da parte dei Phoenix Suns, con cui raggiunse le Finals nel 1993 perse contro i Chicago Bulls di Jordan. Nel corso dei suoi 9 anni di carriera Miller ha indossato anche le maglie di Pistons, Raptors, Mavericks, Kings, di nuovo Suns e infine — dopo quattro anni fuori dalla NBA, girando tra Grecia, Polonia, svariate leghe minori, gli Harlem Globetrotters (che lo cacciarono per l’incapacità di rimanere in forma), Roseto (seppur senza mai giocare), Porto Rico e Cina — Timberwolves nel 2003-04. La sua stagione migliore è stata senza subbio nel 1995-96 con i neonati Raptors nei quali giocava anche Vincenzo Esposito, viaggiando a quasi 13 punti di media con 7.4 rimbalzi, 2.9 assist, 1.4 recuperi e 1.9 stoppate in 76 partite disputate, seppur per una squadra che all’esordio vinse solo 21 partite. Proprio i Raptors hanno tenuto per Miller, scelto al Draft di espansione del 1995, un momento di silenzio prima della partita vinta contro Philadelphia. "Mantiene un posto speciale nella nostra storia come membro della nostra squadra inaugurale nel 1995, e siamo grati per tutti i suoi contributi", hanno scritto i Raptors sui social media."Inviamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia Miller".

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