Prima della partita poi persa a Houston, Philadelphia ha annunciato che Paul George dovrà restare fermo per almeno altre sei settimane a causa di problemi fisici. Con la squadra fuori anche dalla corsa al play-in a Est, di fatto la stagione dell’ex Clippers è già terminata e George, firmato in estate con un ricco contratto da 212 milioni di dollari per 4 anni, chiude la sua prima esperienza ai Sixers avendo giocato solo 41 partite totali
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La notizia era a dire il vero attesa, perché le voci sullo stato di salute precario di Paul George si erano fatte più fitte e più pesanti da qualche giorno. E poco prima della partita poi persa al supplementare sul campo di Houston, i Sixers hanno in effetti annunciato che l’ex Clippers dovrà rimanere fermo per almeno altre sei settimane per poter curare i problemi all’inguine e al ginocchio sinistro. Secondo quanto riportato da Shams Charania di ‘ESPN’, poi, pare che George abbia giocato le ultime cinque partite prima della pausa per l’All-Star Game solo grazie a iniezioni di antidolorifico. E con la squadra ormai 13^ a Est e quindi fuori dalla corsa al play-in, il nuovo stop sancisce di fatto la fine della prima stagione di George a Philadelphia. Una stagione che era iniziata già male, con l’infortunio al ginocchio in preseason, e che apre ora molte domande sul suo futuro e su quello dei Sixers.
George e un contratto pesante
La scorsa estate George era stato secondo molti il vero colpo del mercato, con i Sixers che erano stati in grado di convincerlo ad abbandonare la ‘sua’ Los Angeles e i Clippers grazie a un sontuoso contratto da 212 milioni di dollari per 4 anni. Solo che le 41 partite giocate in questa regular season rappresentano il dato più basso dopo la stagione 2021/22 e il terzo più basso nella carriera del giocatore, che con ogni probabilità rientrerà ormai solo in vista del training camp del prossimo autunno. Attorno a George, che compirà 35 anni tra meno di due mesi e che si porta dietro un lungo curriculum di infortuni, e alla scelta di Philadelphia di concedergli un accordo tanto pesante dal punto di vista economico si aprono ora interrogativi del tutto inevitabili. E quello che sembrava il colpo dell’estate ora appare come l’ennesimo passo falso di una stagione completamente da dimenticare per i Sixers.
